BOXE

Boxe, Usyk batte Fury ai punti: è l'indiscusso campione del mondo dei pesi massimi

In Arabia il campione ucraino ha riunificato tutte le corone dopo 25 anni: battuto l'inglese con decisione non unanime

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Usyk è l'indiscusso re dei massimi: Fury si arrende ai punti

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Oleksandr Usyk è l'indiscusso campione mondiale dei pesi massimi. Alla Kingdom Arena di Riyad, nell'evento battezzato 'Ring of fire', il fuoriclasse ucraino ha battuto ai punti con decisione non unanime l'inglese Tyson Fury, detentore della corona WBC: 115-112, 113-114, 114-113 i cartellini dei tre giudici. A distanza di 25 anni, da quando Lennox Lewis aveva sconfitto ai punti Evander Holyfield, Usyk riesce nell'impresa di riunire tutte le cinture dei massimi (IBF, WBA, WBC, WBO). "Grazie mille alla mia squadra, al mio Dio, Gesù, sua eccellenza. Per la mia famiglia. Per il mio paese!" le prime parole dell'ucraino visibilmente emozionato. Già annunciata la rivincita, il 12 ottobre sempre a Riyad.

Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. Usyk e Fury hanno regalato grandi emozioni e grande pugilato nel match più atteso degli ultimi anni, confermando di essere i due migliori pesi massimi in circolazione. Alla fine l'ha spuntata il 37enne pugile ucraino, bravissimo a ribaltare un incontro che sembrava nelle mani dell'inglese, più alto (16 centimetri di differenza) e molto più pesante (18 kg in più). The Gipsy King non rinuncia al suo atteggiamento da guascone, ma nei primi due round fa meglio Usyk, più intraprendente e preciso. Poi, però, Fury cresce con il passare dei minuti, i suo colpi al corpo e i potenti montanti raggiungono spesso Usyk che soffre la potenza dell'avversario. Dopo 7 round il pugile britannico è nettamente in vantaggio ai punti, ma dall'ottavo la musica cambia: un preciso overhand fa scuotere la testa di Fury, che poi subisce un altro preciso colpo e comincia a perdere sangue dal naso. 

Il nono round è il più bello e allo stesso tempo drammatico. Nel finale Usyk prende il sopravvento grazie a precisi ganci sinistri, Fury è sull'orlo del ko, barcolla, viene contato dall'arbitro e solo si salva dal primo ko in carriera solo grazie alla campanella. È la svolta nel match, perché l'inerzia cambia e l'ucraino approfitta di una certa stanchezza dell'avversario per portare a casa i restanti round. E quando l'inconfondibile voce di Michael Buffer lo decreta vincitore, Usyk non riesce a trattenere l'emozione. Fury viene sconfitto per la prima volta in carriera, sostiene di aver vinto e si dice pronto per la rivincita già presente nel contratto. Intanto si consola con i 105 milioni della borsa, mentre Usyk si deve 'accontentare' di 45 milioni ma è lui ad entrare nella leggenda del pugilato.

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