PAGELLE GP MADE IN ITALY

Norris insidia Verstappen, Leclerc si accontenta. Hamilton non scalda i tifosi rossi

Insufficienza piena per sir Lewis ma anche per Perez, gli outsider Tsunoda e Stroll si tolgono una bella soddisfazione

di Stefano Gatti

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MAX VERSTAPPEN: VOTO 8,5

Manca la doppia cifra solo causa andamento insolitamente "falloso" delle prove libere del venerdì ma a pensarci bene anche per il triplo campanello d'allarme da track limits in una fase del GP nella quale aveva già messo insieme un "tesoretto" da sei secondi abbondanti sulla diretta concorrenza. Nell'ultimo terzo di gara Max gestisce senza ececssivi patemi (al di là della drammatizzazione televisiva) le velleità di Norris. In assenza di un problema tecnico vero e proprio sarebbe stato strano il contrario. Il tre volte iridato aggiunge un altro capitoletto al suo palmarès, infilando la terza perla consecutiva a Imola (rpt: a Imola, mica a Sakhir o a Las Vegas), facendo pari con Michael Schumacher.

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LANDO NORRIS: VOTO 9

Ha impiegato centodieci GP a mettere a segno la sua prima vittoria e al centoundicesimo per tanto così concede subito il bis: è il momento della McLaren e Lando è di gran lunga il miglior interprete della MCL38 powered by Mercedes. VOTO 6,5 a OSCAR PIASTRI, le cui recenti esibizioni in gara non sono all'altezza di quelle del compagno di squadra. Oscar però aveva fatto faville in qualifica, pagando poi dazio sulla griglia causa impeding ai danni di Magnussen. Un talento puro, quello dell'australiano, ancora in parte da affinare. Il futuro è comunque dalla sua parte e lo aspettiamo al top (nel senso del gradino più alto del podio) molto presto.

CHARLES LECLERC: VOTO 7,5 

Il monegasco e la Ferrari fanno il cammino inverso rispetto alla Red Bull nel corso del fine settimana. Secondo... terzo gradino del podio consecutivo per Charles ma soprattutto sorpasso a Perez nel ruolo di primo inseguitore di Verstappen nella classifica assoluta. Insieme al suo compagno di squadra, Leclerc paga la strategia ferrarista non propriamente impeccabile e in particolare un piccolo ma molesto ritardo nel pit stop, che lo rimette in pista dietro a Norris. Poi compromette di suo le residue chances di dare battaglia a Lando (e magari incaricarsi di puntare Verstappen) con una smagliatura alla Variante Gresini, dopo la quale la smarrisce verve e ritmo.

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YUKI TSUNODA: VOTO 7

Un fine settimana da incorniciare per il fresco ventiquattrenne giapponese che sfrutta (anche) la sua approfondita conoscenza di curve e dislivelli imolesi per confermare la propria recente crescita con un bel risultato sullo schieramento di partenza e una top ten sulla linea d'arrivo di tutto riguardo, al termine di una performance senza cali, flessioni e intemperanze. Insomma, un bel passo avanti.

ALEXANDER ALBON: VOTO 4

Tre giorni dopo aver perfezionato il rinnovo di contratto con Williams, il pilota thai-britannico annuncia avventatamente via radio al mondo intero che gli hanno fissato male la ruota al pit stop, spianando la via alla Direzione Gara per sanzionarlo. Abbandona comunque il gruppo prima della bandiera a scacchi, unico ritiro di giornata. Diciamo che ci sono modi migliori (o anche solo meno "pasticcioni") di festeggiare il rinnovo di cui sopra con un team che a Imola ha forse toccato il fondo.

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CARLOS SAINZ: VOTO 6

Come Leclerc, lo spagnolo è chiamato agli straordinari dalla visione tutt'altro che ottimale dei suoi strateghi ai box, finendo per perdere la sfida B del duello Ferrari-McLaren, che si chiude con una sconfitta in casa 0-2 per la Scuderia. Carlos archivia oltretutto un fine settimana sottotono: peccato perché era l'ultimo a Imola vestito di rosso. Nella vita però - e nella Formula Uno specialmente - non si sa mai! 

SERGIO PEREZ: VOTO 5

È l'ultimo dei big a rientrare per il pit stop... e si vede, scorrendo l'ordine d'arrivo. Un flop imolese che gli costa pure il secondo posto nel Mondiale Piloti a vantaggio di Leclerc e con la difficile missione di impedire a Norris (che lo segue a sei soli punti) di strappargli anche la terza fin dall'imminente weekend di Montecarlo. Dove Sergio peraltro ha pure vinto due anni fa. 

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LEWIS HAMILTON: VOTO 5,5

Avrebbe sicuramente voluto presentarsi in modo più brillante alla sua prossima tifoseria: quella rossa. Niente da fare: la Formula Uno non mente o per meglio dire la Mercedes, che sta mestamente retrocedendo nelle gerarchie. Sir Lewis avrà una nuova chance verso fine estate a Monza ma di questo passo (gara e qualifica, fa lo stesso) tra tre mesi e mezzo la W14 potrebbe essere laggiù a giocarsela con Aston Martin o forse Racing Bulls. Ad Hamilton tocca puntare tutto sul suo heritage ma anche quello conta relativamente in una Formula Uno che - aspettando con fiducia il suo approdo al volante della Rossa - ha ormai altri primattori: quelli di Imola 2024, per intenderci.

 LANCE STROLL: VOTO 7

Nel peggior weekend di FERNANDO ALONSO (VOTO 4) forse dai tempi della allora disastrosa McLaren-Honda, il canadese si traveste da salvatore della patria Aston Martin e conduce in porto un fine settimana senza acuti - certo - ma anche senza macchia. Bravo e pure tempista, Lance, a far luccicare un nono posto che poi in fondo non è proprio un grande exploit.