L'ultima curva è a gomito e dietro l'angolo c'è un muro. L'avventura di Zhang e Suning al comando dell'Inter si concluderà, a meno di clamorose sorprese, alla mezzanotte di oggi, quando, se non avrà ricevuto il bonifico a saldo del prestito concesso nel 2021, Oaktree potrà far partire la procedura di escussione del pegno diventando, di fatto, il nuovo proprietario del club nerazzurro. Dire che il tempo stringe è un eufemismo, perché in realtà non c'è alcun segnale che faccia pensare a sviluppi differenti da quelli previsti negli ultimi giorni e, anzi, la sensazione, netta, è semmai che l'ormai quasi ex presidente si stia defilando silenziosamente. Silenziosamente rende perfettamente l'idea, dato che l'atteso discorso di saluto nel giorno della festa per la seconda stella non è arrivato. Zhang, e forse la stessa Inter, hanno scelto di evitare. Lo si diceva da un paio di giorni e così è stato.
Difficile attendersi novità in questo ultimo giorno dell'era Zhang. Probabile, anzi, che passi senza significato, con Oaktree in attesa neppure febbrile di far partire le pratiche e tutta l'Inter pronta ad accogliere la nuova proprietà. I giorni che verranno, quelli sì, saranno densi di significato. Saranno i giorni della burocrazia (scioglimento del CdA e nuove nomine) nell'attesa che vengano quelli della programmazione. Che, dicono tutti, non si discosterà particolarmente dall'attuale modus operandi. Il management dovrebbe essere confermato in blocco, perché nessuno ha nemmeno lontanamente messo in dubbio la grande professionalità di Marotta, Ausilio o Antonello. Magari, ma sono cose che si scopriranno strada facendo, saranno affiancati da un uomo di Oaktree, cui fare riferimento per le decisioni che spettano strettamente alla proprietà, ma il cammino fin qui intrapreso e la gestione virtuosa degli ultimi anni accompagnerà certamente anche la nuova era. Per le questioni di campo, intese come i rinnovi pianificati ad esempio di Lautaro, Barella e Simone Inzaghi, bisognerà aspettare qualche giorno, ma anche in questo caso la linea seguita sarà la medesima di sempre. Insomma: la volontà resta quella di proseguire insieme ma rispettando in ogni caso alcuni paletti economici.
Quel che invece farà Zhang non è dato saperlo. Le sue ultime parole lasciano pensare che provi a difendere legalmente, in ogni modo e in ogni sede, il suo "bene". Ma dalla comprensibile rabbia dei giorni scorsi a quanto effettivamente accadrà domani potrebbero essere passate ore di sana riflessione e moderazione. Portare in tribunale Oaktree potrebbe essere ulteriormente deleterio, chiudere con un accordo che in qualche modo lo "risarcisca" della perdita sembrerebbe più logico. Ma questo lo vedremo poi. Oggi è solo il giorno del countdown, di ore che passano e traghettano verso un futuro nuovo. Domani sarà un giorno nuovo.