LA NUOVA ERA

Escusso il pegno, tocca a CdA e valutazione dell'Inter: i prossimi passi di Oaktree

Oaktree è il nuovo proprietario: adesso è l'ora della burocrazia cercando di evitare una lotta legale con Zhang

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Oaktree, con il comunicato di questa mattina, ha chiuso definitivamente l'era Suning-Zhang ed è diventato il proprietario effettivo dell'Inter. E' stato questo, come prassi, il primo passo che il fondo californiano ha fatto per traghettare il club nerazzurro nel futuro e cominciare l'iter burocratico. Un iter ben definito che partirà dalle dimissioni dell'attuale CdA e alla nomina di quello nuovo, passando per il pagamento, a Suning, della differenza tra il saldo del prestito (circa 380 milioni) e il valore che il perito darà della società, passo necessario per diventare proprietario di oltre il 99 per cento delle quote. Proprio attorno alla valutazione dell'Inter, però, si giocherà la partita più importante. 

Oaktree, scrive il Corriere della Sera, avrebbe infatti già ottenuto una valutazione, da periti indipendenti, di 850 milioni, debiti inclusi. Una cifra che Suning riterrà certamente bassa e che chiuderebbe con un rosso non insignificante la gestione cinese. D'altro canto, un fondo ha per sua natura l'obiettivo di guadagnarci con una vendita a medio-breve termine, quindi più sarà alto il valore dell'Inter, minore sarà il margine di ricavo. Logico, perciò, che si proverà, almeno inizialmente, una mediazione che possa accontentare entrambe le parti evitando strascichi legali. Attenzione: si farà un tentativo e nulla più. Se non si arriverà in brevissimo termine a un accordo, Oaktree andrà dritto per la sua strada quale che sia la reazione degli Zhang. 

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L'altro passo fondamentale è ovviamente la nomina del board: i membri del CdA in quota Suning dovranno lasciare come, probabilmente, faranno i due uomini Oaktree (Carlo Marchetti e Amedeo Carassai) prima di rientrare nelle nuove nomine. Il presidente è ancora da decidere. L'anima sportiva dovrebbe essere confermata (Marotta avrà almeno inizialmente tutte le deleghe del club), come d'altronde il fondo Usa ha già fatto con il Caen dove ha tenuto solo la gestione amministrativa del club. A differenza di quanto fatto in Francia, non si interverrà in maniera drastica con una riduzione dei costi, anche se certamente certi parametri verranno presi in considerazione e si cercherà di migliorare, con il tempo, i conti.  

Il mercato subirà un rallentamento di una ventina di giorni prima di ripartire seguendo la strada già tracciata in questi mesi da Marotta e Ausilio: il saldo tra entrate e uscite, quindi, come accaduto nelle ultime sessioni, dovrà essere a zero o, meglio, positivo, ma questo non ha fin qui rappresentato un problema dato che la squadra è stata costantemente migliorata. Il resto si vedrà. Il futuro è appena cominciato, manca solo l'atto formale di un comunicato che tutti attendono e che arriverà a brevissimo. 

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