Prima la festa in città per la storica Champions League, poi l'addio. Le prossime ore di Thiago Motta saranno scandite da due appuntamenti per un certo verso storici, che culmineranno con l'ufficializzazione del suo addio ai rossoblù. Nel suo futuro c'è la Juventus, che lo vuole per ricostruire un ciclo vincente dopo la tumultuosa separazione con Allegri. Ad oggi il tecnico italo-brasiliano, che ha firmato una storica stagione al Dall'Ara, non è ancora uscito allo scoperto, ma si tratta solo di rinviare al momento giusto una decisione già presa.
Motta nelle prossime ore, probabilmente giovedì, incontrerà Saputo e lo staff dirigenziale del Bologna per annunciare che a fine stagione lascerà il capoluogo emiliano. Il presidente e i suo collaboratori faranno di tutto per provare a convincerlo, ma tutto lascia intendere che non ci riusciranno. E forse anche loro sanno già che si tratta solo di un faccia a faccia formale, con ben poche speranze di riuscita. Il rinnovo, insomma, resterà solo nei loro sogni.
Contemporaneamente, a Torino aspettano la risposta definitiva, l'ufficializzazione di un accordo che c'è da tempo e che solo un colpo a sorpresa potrebbe mandare in pezzi. Nelle ultime ore si parla di sirene estere, di un Manchester United a caccia di un nuovo allenatore dopo il flop ten Hag e di un Barcellona ancora indeciso sul da farsi con Xavi, ma sembrano essere solo voci gettate nella mischia del mercato delle panchine.
Per Motta, la Juve ha pronto un biennale con opzione per un terzo anno a 3,5 milioni di euro a stagione e la promessa di accontentare almeno un paio di sue richieste: Calafiori in primis e poi magari anche Zirkzee. Adesso, però, è presto. Prima la festa, poi l'addio.