"Mi dispiace tantissimo. Ho stima di Zhang, ha cercato in tutti i modi di far bene e ha fatto bene perché ha vinto due scudetti e un sacco di trofei. Non è riuscito a coprire tutti i debiti che si è creato per l'Inter, non è che i soldi li abbia spesi per i fatti suoi. Mi dispiace che sia finita così". Sono queste le parole rilasciate a LaPresse da Massimo Moratti, ex proprietario dell'Inter, dopo il passaggio ufficiale del club nerazzurro da Suning a Oaktree.
"Era nell'aria da qualche settimana - ha continuato Moratti -, ma speravo che ce la facesse a tenere l'Inter. Se l'ho sentito nell'ultimo periodo? L'ho sentito recentemente ma non avevamo parlato di questo argomento".
Poi al collega Pasquale Guarro: “Zhang? Da interista gli dico grazie, è stato un bravo presidente. Dovessi dargli un voto gli darei 8 in pagella. Mi auguro che Oaktree abbia il suo stesso senso di protezione nei confronti dell'Inter”.
"Il mondo è cambiato: fino a qualche anno fa le proprietà di Inter e Milan erano nelle mani di due imprenditori italiani, per di più milanesi come me e Silvio Berlusconi, adesso siamo passati ai fondi. Vuole dire che è finita l’epoca del romanticismo. Il mondo è diventato un po’ asettico ed è passato nelle mani di questi fondi: non si sa chi sono, cosa fanno" - ha detto l'ex presidente dell'Inter Ernesto Pellegrini - C’è di mezzo la finanza, evidentemente. È una spersonalizzazione del calcio, ma non riguarda solo Inter e Milan. Al tifoso interessa relativamente chi comanda e chi è il proprietario. Interessa solo che la squadra del cuore vinca. È successo così anche con Zhang, praticamente sparito da parecchi mesi: non si vede e non si sente. Tuttavia l’Inter è in buone mani: Marotta, Antonello, Ausilio sono tre grandi professionisti che hanno fatto molto bene".