America's Cup, Ruggero Tita crede in Luna Rossa: "Se metteremo in campo l'equipaggio giusto, avremo grandi chance"
Il timoniere trentino ha parlato dell'avvicinamento alla competizione, in programma a Barcellona dal 22 agosto al 10 ottobre prossimi
Luna Rossa Prada Pirelli Team si è trasferita da qualche settimana a Barcellona con l’obiettivo di preparare al meglio la trentasettesima edizione dell’America’s Cup. Un appuntamento a cui l’equipaggio italiano tiene tantissimo, soprattutto dopo la sconfitta subita nel 2021 da parte di Emirates Team New Zealand che ha fatto scattare la scintilla giusta per cogliere per la prima volta il successo finale. La conferma arriva da Ruggero Tita che, dopo aver partecipato alla precedente campagna, sarà uno dei timonieri della squadra tricolore forte dell’esperienza olimpica nel Nacra 17.
Emirates New Zealand è ancora una volta la squadra da battere. Temete qualcun altro per la conquista del trofeo?
Abbiamo visto tutti gli scafi, ci mancano soltanto i foil dei neozelandesi. Per quello che abbiamo visto sinora il design team di Luna Rossa ha fatto un lavoro eccezionale, ci hanno messo in mano una delle barche che può vincere l’America’s Cup. Rispetto a quanto abbiamo visto durante le altre edizioni, essendo arrivati alla terza generazione degli AC75, le differenze saranno ridotte al minimo e saranno gli equipaggi a far la differenza sulla linea di partenza e nei "corpo a corpo". Sarà nelle mani degli equipaggi la capacità di primeggiare e stare davanti. Se verrà messo in campo l’equipaggio giusto, penso che Luna Rossa avrà una grandissima possibilità.
Come vi siete allenati in questo periodo non avendo direttamente a disposizione l’AC75 con cui scenderete in acqua ad agosto?
Abbiamo usato l’LQ12 che era il nostro prototipo e che era un mini AC75, che è in scala 1:3. Quello è stato il principale mezzo di allenamento. Passare a una barca che era poco più grande, anche se a livello di dimensione è il doppio, non è stato complicatissimo perché la velocità è praticamente simile e quindi è stato utile per testare i foil e quanto abbiamo provato.
Qual è la differenza di affrontare il mare con una barca del Nacra 17 rispetto a un AC75 dell’America’s Cup?
Sono barche diverse in cui la tecnica cambia molto. Essere attivi e allenati sulla parte regata, è molto importante. Regatare continuamente e svolgere allenamenti corpo a corpo con altri atleti di altissimo livello è fondamentale.
Gli atleti del nuoto sentono la mancanza dell’acqua se non si allenano per un periodo. Accade anche per voi con il mare?
Per noi è fondamentale stare in barca. Quando è una settimana che non navighiamo, il primo giorno è difficile. Dobbiamo far i conti che l’America’s Cup è alle porte, che l’obiettivo principale è vincere quella quindi il tempo è limitato rispetto a Tokyo 2020 quando potevo concentrarmi soltanto sul Nacra 17. Mi sto dividendo sulla preparazione di entrambe gli eventi e questo mi porta a centellinare gli appuntamenti in acqua.
Siccome sarà impegnato sia alle Olimpiadi Estive di Parigi che in America’s Cup, come sta preparando i due eventi?
Le Olimpiadi saranno il primo appuntamento in ordine di tempo. In sordina rimane però la preparazione con l’AC75 di Luna Rossa e questo è il focus di questi ultimi periodi. Andremo in acqua con le nuove wings a Barcellona e da qui in poi diventa molto croccante la preparazione con Luna Rossa. Avremo due foil test da cui sceglieremo poi quale assetto presentare in vista delle regate di Barcellona.