Cagliari, Nandez dice addio e firma con l'Al-Qadsiah FC: "Mai contro la mia squadra"
Il centrocampista ha deciso di non rinnovare l'accordo col club di Giulini: "Sono arrivato da ragazzino e sto andando via da uomo, un uomo uruguaiano ma anche sardo"
L'avventura di Nahitan Nandez con la maglia del Cagliari si conclude ufficialmente, la sua carriera proseguirà in Arabia Saudita. Il centrocampista uruguaiano che aveva il contratto in scadenza con il club di Giulini il prossimo 30 giugno ha deciso di non rinnovare, ma oltre a Cagliari lascerà anche la Serie A, dove la Roma era molto interessata: "Come ho sempre detto, non mi trasferirò in una squadra che giocherà contro il Cagliari. Non lo farò. Potete stare tranquilli: il Cagliari resterà la mia unica squadra in Italia, tiferò Cagliari per sempre. Grazie mille per tutto", ha spiegato infatti Nandez in un video postato sui propri canali social.
IL MESSAGGIO - "Pensavo che non arrivasse mai questo momento, questo giorno. Ma volevo farvi questo piccolo video per salutarvi tutti, per ringraziarvi. Sono stati cinque anni veramente belli. Sono arrivato a Cagliari da ragazzino e ora sto andando via da uomo, un uomo uruguaiano ma anche sardo". E ancora: "È molto difficile questo saluto, voglio davvero ringraziarvi. Lascio un grande pezzo della mia vita qui, un pezzo di cuore in questa città meravigliosa. Non è un addio, è un arrivederci. Come ho sempre detto, non mi trasferirò in una squadra che giocherà contro il Cagliari. Non lo farò. Potete stare tranquilli: il Cagliari resterà la mia unica squadra in Italia, tiferò Cagliari per sempre. Grazie mille per tutto".
ARABIA - Con una nota apparsa sul proprio sito ufficiale, l'Al-Qadsiah FC - club neopromosso nella massima divisione - ha annunciato l'ingaggio del calciatore classe '95, che ha firmato un contratto fino al 2027 e in Arabia dovrebbe guadagnare circa 10 milioni di euro netti a stagione.
IL CAGLIARI: “ESTA ES TU CASA
“Esta es tu casa”. In una calda giornata di agosto, estate 2019, il Cagliari accoglieva così Nahitan Nandez da Maldonado, giovane calciatore che arrivava nell’Isola nel solco della grande tradizione uruguaiana. Ad accoglierlo all’aeroporto tutto il calore del popolo rossoblù, un’onda travolgente, l’abbraccio di chi lo aveva già eletto a beniamino e come adottato. “È una sensazione particolare, da subito mi avete fatto sentire uno di voi, è stato come sentirsi a casa”, confiderà in seguito.
Pronti, via, subito in campo a dar battaglia. Condottiero vero, trascinatore, uno come lui lo vorresti sempre al tuo fianco. Nelle sue 165 presenze in rossoblù – condite da 6 gol e 18 assist – Nandez non si è mai risparmiato: esterno alto o basso, impiegato a destra o a sinistra, come centrale o interno in mediana. Un “tuttocampista” instancabile, sempre pronto a macinare chilometri su chilometri, andare a contrastare ogni avversario, a fare quella corsa in più per aiutare il proprio compagno.
Momenti belli, gioie: c’è sempre il suo contributo nel raggiungimento degli obiettivi di squadra. Come quando a Napoli, il 2 maggio 2021, a tempo scaduto, segna la rete del pareggio, fondamentale per la salvezza. Ma anche giornate buie e tristi: un anno dopo le lacrime di Venezia, un pianto a singhiozzo, inconsolabile. “Ma io resto, ritorniamo insieme in Serie A”. In prima fila a guidare la risalita: un traguardo raggiunto appena undici mesi più tardi. Una gioia incontenibile, come domenica scorsa, nel pomeriggio di Reggio Emilia con la conquista della salvezza. Ieri sera l’abbraccio della “sua” gente, inglobato all’interno della Curva. “È per tutti voi, che mi avete fatto sentire parte di tutto questo, di questa meravigliosa Terra, io mi sento sardo”.
Amarsi ancora e dirsi addio. Ma in fondo è soltanto un arrivederci. Grazie di tutto, León!"