Standing ovation. La merita il Real Madrid che giocando una pallacanestro divina nei primi 20' fa fuori l'Olympiacos: uno show della squadra di Mateo a cui hanno contribuito tutti i giocatori mandati in campo. Ma lo meritano anche gli sconfitti, perché la squadra di Bartzokas ha messo in campo cuore e orgoglio, avvicinandosi a una clamorosa rimonta da -25. Domenica alle 20 la finalissima col Panathinaikos.
In una Uber Arena molto colorata di rosso Real e Oly sono subito roventi dalla distanza: 5 triple a segno (due di Hezojia e una a testa per Musa, Canaan e Peters) nei primi 6 tentativi per un avvio ad alta velocità. Il numero 11 del Madrid ha le mani di seta: terza tripla consecutiva e Real che piazza il primo allungo sul +8. La squadra di Chus Mateo difende forte e ha un capitolato di soluzioni offensive senza fine, efficaci anche contro un sistema difensivo rodato e di primo livello come quello di Bartzokas. Musa e Yabusele da lontano e Tavares da sotto (con la regia illuminata di Campazzo) aprono altre crepe nella difesa greca: i campioni d'Europa volano a +18 a fine primo quarto sul 28-10.
Petrusev prova a dare la scossa all'Oly in apertura di secondo periodo con 5 punti consecutivi, ma la second unit del Real Madrid non vuole "sporcare" la meravigliosa prima frazione dello starting five: Causeur, Poirer e Rodriguez guidano i blacos al +21 a metà quarto. Per la perfezione manca la firma di Sergio Llull: la sua palombella dalla media vale il +25. Un paio di sussulti di McKissic limano lo svantaggio prima dell'intervallo (56-37), ma poco cambia: il Real Madrid ha giocato 20 minuti di basket fantastico, con quasi il 70% da 3 e con un 77 complessivo di valutazione contro il 25 degli avversari.
Dopo l'intervallo gli spagnoli rientrano con eccessivo (e comprensibile) relax e l'Olympiacos ne approfitta: Williams-Goss e Peters sono l'anima del terzo quarto dell'Oly che arriva a -10, anche perchè il Real non riesce più a segnare. Appena 10 punti prima della tripla pesantissima di Llull a un minuto dalla fine del quarto che si chiude col Madrid avanti, ma col vantaggio sceso a 13 punti (71-58).
Alec Peters continua il suo show al tiro in apertura di ultimo periodo: la sua quarta tripla (su cinque tentate) riporta la squadra di Bartzokas a -10. La gara diventa dura e spigolosa, col Real che cerca di contenere la furia dell'Olympiakos che mette in campo enorme orgoglio: William-Goss riporta lo svantaggio a una singola cifra (-9) dopo tantissimo tempo. Il Madrid soffre e si mette a lottare sullo stesso piano degli avversari: Campazzo recupera palla tuffandosi e manda a segno Musa, poco dopo altro pallone recuperato dalla difesa e meraviglioso assist a tuttocampo dietro alla schiena del Chacho Rodriguez ancora per il bosniaco che stampa il nuovo +14 con 38" da giocare. L'ultima tripla di Peters scrive il risultato finale: Real Madrid 87, Olympiacos 76 e per la squadra di Chus Mateo è ancora finale.
IL TABELLINO
REAL MADRID-OLYMPIACOS 87-76
REAL MADRID: Campazzo 3, Musa 20, Hezoja 12, Ndiaye, Tavares 9, Rodriguez 8, Llull 9, Causeur 4, Fernandez, Abalde, Yabusele 11, Poirier 11. Coach: Chus Mateo.
OLYMPIACOS: Walkup 4, Canaan 7, Papanikolaou 3, Peters 23, Fall 2, Williams-Goss 15, Larentzakis ne, Mitrou-Long ne, McKissic 17, Petrusev 5, Wright, Milutinov. Coach: Georgios Bartzokas