GARA-UNO

Gara-uno: Evans all’ultima curva su Wehrlein, Cassidy terzo ma furioso con Jaguar

Musi lunghi sul podio cinese per la decisione di Jaguar di non lasciare libero Cassidy di giocarsi fino in fondo le sue chances

di Stefano Gatti

© FormulaE

Sfida a quattro tra i piloti Porsche e Jaguar nel primo episodio dell'E-Prix di Shanghai, undicesimo dei sedici round del Mondiale. A spuntarla è il team inglese con Mitch Evans che prevale in un duello all'ultima staccata nel ventinovesimo e (appunto) ultimo giro sul porschista Pascal Wehrlein (a lungo in testa), mentre il capoclassifica Nick Cassidy (furioso con il suo team che non gli permette di giocarsi le sue chances di vittoria) sigilla il podio con l'altra Gen3 di TCS Jaguar. Un po' in ombra rispetto ai rivali, Antonio Fèlix Da Costa (Porsche) subisce nel finale il sorpasso per il quarto posto da parte di Oliver Rowland (Nissan). Da Costa deve quindi accontentarsi di chiudere la top five davanti al campione in carica Jake Dennis (Andretti) che sigla il giro più veloce e ad Jean-Eric Vergne che nella notte italiana aveva messo a segno la sedicesima pole position della carriera (record assoluto a pari merito con Sebastien Buemi, decimo al traguardo). Nyck De Vries ottiene la sua miglior performance stagionale con Mahindra davanti a Maximilian Guenther con la Maserati Tipo Folgore. Per Evans si tratta del secondo successo stagionale (aveva vinto a Montecarlo alla fine di aprile), mentre il suo compagno di squadra Cassidy limita i danni da Wehrlein che resta il suo primo inseguitore nella classifica generale dopo i primi due due round cinesi del Mondiale.

© Getty Images

Gara come sempre quest'anno molto tattica e "di squadra" per buona parte del suo svolgimento, prima del liberi tutti (o quasi) nel finale. "Quasi" perché - nonostante le sue disperate richieste di via libera alla radio - Cassidy non ottiene una risposta soddisfacente (dal suo punto di vista) e deve rassegnarsi alla terza posizione finale, nonostante nel finale avesse più energia a disposizione rispetto a Evans e Wehrlein. Stenta insomma a sbocciare l'amore tra Nick e la Jaguar, la cui cabina di regia punta evidentemente a rimettere il proprio pilota storico Evans in una corsa per il titolo che sembra restringersi ai due "giaguari" neozelandesi e al "cavallino" Porsche, con Rowland deciso a giocarsi una chance esterna piuttosto concreta, visto che il pilota inglese di Nissan è tutt'ora terzo nella classifica generale. Il bottino di Oliver ammonta a 130 punti, otto in più del vincitore di gara-uno a Shanghai Evans.

© FormulaE

Davanti a tutti, Cassidy mantiene la leadership strappata a Wehrlein nel weekend centrale di maggio a Berlino: 155 punti per Nick, 142 per Pascal. Ultimo pilota in tripla cifra, il campione in carica Dennis chiude la top five del ranking con 111 punti, seguito da Vergne a quota 93. Gara anonima, quella dell'autore della pole che non riesce ad inserirsi nel ristretto gruppo dei piloti destinati a giocarsi alla vittoria e chiude solo settimo una prova avarissima di soddisfazioni per DS Penske (solo undicesimo Stoffel Vandoorne). 

LE DICHIARAZIONI DEL PODIO

Il vincitore Evans sottolinea l'abilità sua e del team nello sfruttare fino in fondo le batterie della GEN3 di Jaguar, rimarcando un risultato di squadra che fa storcere il naso (per essere politicamente corretti) al suo compagno di squadra Cassidy, lapidario e ironco davanti ai microfoni. Da parte sua, il porschista Wehrlein si sforza i vedere il bicchiere mezzo pieno.

© FormulaE

"È stata una gara molto complicata dal punto di vista della strategia. Difficile capire quando fosse il momento giusto per mettersi davanti. Nel finale però avevo più energia e ho potuto attaccare. Non è stato facile gestire l'energia a disposizione e sfruttarla fino in fondo, arrivando a zero proprio sulla linea del traguardo. Primo e terzo posto al traguardo, un buon risultato per il team. Domani proveremo a far e il bis ma non sarà facile. (Mitch Evans)

"Gara difficile: siamo andati al comando un po' troppo presto, permettendo ai nostri avversari di risparmiare energia. In passato siamo stati spesso fin troppo conservativi a livello di strategia, oggi invece troppo aggressivi. Questa condotta di gara mi ha penalizzato nel finale. Evans mi ha superato per poi rallentarmi e permettere a Cassidy di passarmi a sua volta. Con Mitch ci siamo anche toccati. Diciamo che è stata una manovra un po' al limite la sua, un po' troppo dal mio punto di vista ma niente di così estremo e per noi è arrivato un podio pienamente meritato". (Pascal Wehrlein)

"Occasione sprecata: avremmo potuto fare doppietta. Invece sono arrivato solo terzo. Avevo l'energia per vincere, non è stata mia la decisione di non attaccare, va bene così". (Nick Cassidy)