ROLAND GARROS

Djokovic: "Non gioco bene, non sono favorito al Roland Garros"

Nadal: "Non è detto che sia il mio ultimo Roland Garros, amo ancora giocare a tennis"

Il Roland Garros prenderà il via domani con la grossa incognita legata a Novak Djokovic, che a Ginevra ha confermato la crisi del suo 2024. "Sono preoccupato chiaramente, non ho giocato bene dall'inizio dell'anno - ha detto il serbo dopo la sconfitta in semifinale con Machac - Qua e là ho giocato qualche buona partita, ma le cose vanno così e devi accettarlo. Di sicuro non mi considero un favorito al Roland Garros. Spero di essere pronto e in condizione. Cercherò di pensare una partita per volta e vedere quanto lontano riuscirò ad andare". Potrebbe essere l'ultima volta a Parigi, invece, per Rafa Nadal, il re del torneo dall'alto dei suo 14 trionfi: "E' molto probabile che questo sia il mio ultimo Roland Garros, ma non lo posso dire al 100%"

Djokovic non ha ancora vinto un torneo in stagione e a Parigi rischia seriamente di perdere la vetta della classifica mondiale a vantaggio del nostro Jannik Sinner. Mentre i suoi fan sono in apprensione per il ritorno di quel tremolio alla mano che due anni fa il serbo stesso spiegò come un mix di tensione e nervosismo, Nole ha spiegato le difficoltà fisiche patite contro Machac nel primo e nel terzo set:  "Prima della partita ho passato una notte terribile per dolori allo stomaco e anche durante il match non stavo affatto bene. Ma non voglio togliere niente al mio avversario. Voglio solo dimenticare questa partita e pensare al Roland Garros". 

NADAL: "NON È DETTO SIA IL MIO ULTIMO ROLAND GARROS"
Conferenza stampa per Rafael Nadal, pronto a scendere in campo per quello che potrebbe essere il suo ultimo Roland Garros. È molto probabile che questo sia il mio ultimo Roland Garros, ma non lo posso dire al 100%. Non voglio negarmi questa opportunità. Non posso prevedere quel che accadra' e spero che capiate quel che voglio dire - ha spiegato il fuoriclasse spagnolo - Ho avuto un lungo recupero di quasi due anni per tornare dall'infortunio, mi sento meglio, e non sono un tipo che reagisce male per via di alcune sconfitte rimediate qui e là. Ci sono delle ragioni che mi spingono a credere che potrebbe non essere l'ultimo: amo ancora giocare a tennis, oggi viaggio con la mia famiglia e mi piace questa nuova esperienza, e poi non sono ancora riuscito a capire come potrei giocare senza alcun condizionamento fisico". Sul sorteggio con Zverev, fresco vincitore a Roma: "Mi stavo allenando e qualcuno mi ha detto del sorteggio. Ma era qualcosa che mi aspettavo in un certo senso, fa parte del gioco quando non sei testa di serie come lo sono io oggi, e va accettato. Sulla carta non è il migliore dei sorteggi, affronto uno degli avversari più tosti che è arrivato qui dopo la vittoria di un Masters1000. È andata così e non posso farci nulla se non far di tutto per farmi trovare pronto".