Paolo Montero può sorridere e salutare la panchina della Juventus con un successo, ma soprattutto con tanto orgoglio e gratitudine per l'occasione sfruttata al meglio in due gare da traghettatore dei bianconeri: "Sono stato felice, emozionato e grato per la fiducia dei dirigenti e dei giocatori che mi hanno aiutato tanto. Le sensazioni sono positive, in questo momento l'obiettivo era il terzo posto e ora dipendiamo dall'Atalanta".
"Noi come gruppo abbiamo raggiunto l'obiettivo e andiamo via felici. Per quel poco che sono stato qua non lascio qualcosa a chi arriverà, qua ci sono campioni e grandi uomini" ha detto ai microfoni di Sky.
A Dazn, invece, ha svelato cosa ha detto ai giocatori al suo arrivo alla Continassa: "Parlo poco, ma ai ragazzi ho detto che non sarei venuto a sconvolgere niente perché ero orgoglioso di essere davanti a loro. Sono un tifoso che ha collaborato con questa squadra".
Sulla formazione schierata ha aggiunto: "In questi giorni abbiamo valutato chi stava meglio e per questo ho deciso questa formazione".
"Chiesa? Ha qualità per giocare a destra, come a Firenze, o a sinistra. Il campione, quando è positivo e preparato, fa la differenza e lui con questo ritmo può fare tanto anche dentro al campo creandosi l'opportunità per andare nell'uno contro uno. Con Yildiz si è alternato, con le qualità che hanno possono scambiarsi per creare le occasioni per avere spazio per affrontare l'avversario. Nel primo gol si è visto, quando ti punta ti salta".
Su Fagioli ha sottolineato: "Oggi ha fatto il regista, ma può giocare play o anche mezzala perché ha un buon palleggio e una buona lettura di gioco. Impara dove deve essere prima di ricevere il pallone per poi trovare i compagni, oggi è un aspetto fondamentale per il calcio moderno".