GARA-DUE

A Shanghai seconda vittoria dell'anno per Da Costa, podio per Hughes e Nato

Il campione del mondo di quattro anni fa domina praticamente per intero la gara che chiude il weekend cinese del Mondiale

di Stefano Gatti

Testacoda di classifica per Porsche in gara-due dell'E-Prix di Shanghai: Antonio Félix Da Costa si aggiudica la vittoria nel round 12 del Mondiale ma il suo compagno di squadra Pascal Wehrlein accusa una battuta d'arresto chiudendo in coda al gruppo causa foratura (contatto con la NEOM McLaren di Sam Bird) appena prima di metà distanza, perdendo ulteriormente terreno da Nick Cassidy nella classifica generale. Il leader del ranking chiude quarto davanti al compagno di squadra Mitch Evans che aveva vinto gara-uno. Alle spalle del vincitore Da Costa (che si era imposto due settimane fa in gara-due a Berlino) chiude con un pizzico di delusione il britannico Jake Hughes (NEOM McLaren con powertrain Nissan,al suo primo podio) che nella notte italiana aveva firmato la pole position con un solo millesimo di secondo di vantaggio su Stofel Vandoorne (DS Penske) sesto in gara davanti al proprio team-mate Jean-Eric Vergne-, Terzo gradino del podio per il francese Norman Nato con la Gen3 di Andretti.

© FormulaE

All'indomani del tatticismo esasperato (ma necessario) che aveva contraddistinto gara-uno, permettendo a Jaguar e Porsche di escludere la concorrenza dalla corsa ai gradini del podio, il secondo atto del doppio round cinese del Mondiale è stato invece all'insegna del "liberi tutti". Gara vera o quasi insomma, con tutti i rischi connessi: chiedere a Werlein che si è ritrovato con un profondo taglio inferto dal profilo affilato dell'ala della McLaren di Bird alle spalle della posteriore sinistra della sua Porsche. Fin dal via, gli strateghi delle undici squadre hanno invitato i loro piloti a dare il massimo e quelli di Porsche, Jaguar, Andretti e McLaren in particolare a fare gara di vertice, senza preoccuparsi troppo delle batterie, contando sull'esperienza di gara-uno e magari anche sulla distanza ridotta di un giro rispetto al sabato: da ventinove a ventotto. 

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Poca fortuna e ancora meno soddisfazioni per Maserati in Cina, dove la Formula E aveva fatto il suo esordio nel motorsport dieci anni fa con il primo E-Prix della storia a Pechino. Non pervenuto Jehan Daruvala, meno di una manciata di punti (quattro in gar-due) per Maximilian Guenther che nel ranking scivola alle spalle di Da Costa (69 punti a 84). Mahindra registra un paio di buone esibizioni (era tempo!) ma piuttosto sfortunate nell'esito finale da parte di Nyck De Vries. Poco a nulla invece per il suo compagno di colori indiani Edoardo Mortara, cosiccome per Dan Ticktum e Sergio Sette Camara con le Gen3 del team cinese ERT davanti al pubblico di casa.

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Dopo aver perso una manciata di punti da Wehrlein con il terzo posto di gara-uno dietro al compagno di squadra Evans e al tedesco di Porsche, nella classifica generale Cassidy mette a bilancio un parziale di +12 che porta a venticinque lunghezze il suo vantaggio nella classifica generale (142 a 127) quando al termine della stagione mancano altre due doubleheaders: quella di Portland del weekend finale di giugno e quella di Londra di sabato 20 e domenica 21 luglio. Shanghai ha però ridato fiato alle ambizioni di Evans che lascia la Cina con 132 punti, solo cinque in meno di Wehrlein, per una situazione potenzialmente esplosiva che (nel caso... precipitasse) potrebbe in ultima analisi fare il gioco di Wehrlein.

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Negli ultimi quattro round, Pascal potrebbe invece ricevere un aiuto dal proprio compagno di squadra. Nonostante la vittoria in gara-due a Shanghai, Da Costa è solo settimo in classifica con 84 punti. Tra lui e Evans ci sono - a salire - Vergne con 101 punti (tripla cifra raggiunta con il settimo post odierno), il campione in carica Jake Dennis (113) e il connazionale di quest'ultimo Oliver Rowland che in gara-due aggiunge un solo punto al suo score totale e viene quindi superato (anche se di una sola lunghezza) dal neozelandese Evans, rimanendo di fatto in corsa per il titolo.