FORMULA 1

Leclerc: "Ho pensato a mio papà, era il nostro sogno". Sainz: "Felice per Charles"

Il vincitore dedica a papà Hervé il suo primo sucesso nel GP di casa

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"Non ci sono parole per spiegare quello che provo. Essere partito già due volte dalla pole senza poi riuscire a vincere rendere questo successo ancora più speciale. Qui è dove ho sognato di diventare un pilota di Formula Uno. È difficile a livello emotivo. Negli ultimi quindici giri ho sperato che non andasse storto qualcosa, perché ero già quasi sopraffatto dalle emozioni. Ho pensato quasi più a mio papà che alla gara: lui voleva così tanto che io diventassi un pilota di Formula Uno e che vincesse questo Gran Premio. È stato bellissimo, anzi speciale ma anche difficile. Avevamo margine sugli avversari ma fare settantotto giri con lo stesso treno di pneumatici non è facile: abbiamo gestito bene per buona parte della gara: macchina fantastica, devo ringraziare la mia squadra e poi anche il pubblico di Montecarlo, ho avvertito il loro sostegno fin da questa mattina ma poi in realtà tutto il fine settimana. A Monza 2019 in occasione della mia seconda vittoria nel Mondiale ero emozionato ma qui... è stato diverso, ho pensato come detto a mio papà e poi anche a Jules Bianchi. A due giri dalla fine all'uscita dal tunnel - non mi era mai successo prima - ho fatto fatica a vedere perché avevo gli occhi velati di lacrime. Ho avuto un paio di qualifiche difficili ad inizio anno ma adesso va molto meglio, le cose stanno cambiando a nostro favore". Sono queste le prime parole di Charles Leclerc al suo rientro dal giro d'onore dopo la sua prima vittoria nel GP di casa, che è anche la prima per un pilota monegasco nel Principato.

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Graziato nel vero senso della parola dall'incidente del primo via, Carlos Sainz rende onore al successo del compagno di squadra che porta due le vittorie ferrariste quest'anno a due mesi dal trionfo dello spagnolo in Australia:

"Prima partenza davvero al limite, una brutta situazione che poi si è trasformata per noi in un colpo di fortuna. Il nostro ritmo era buona ma superare era impossibile. Sono estremamente contento che Charles abbia vinto il suo GP di casa e sono felice di condividere il podio con lui e con la Ferrari. Norris ha provato ad attaccarmi, ma io ho anche provato a mettere un po' di pressione a Piastri per vedere se riuscivo a portarlo all'errore ma semplicemente non c'era margine".  

A tirare le somme di un weekend memorabile è il Team Principal Frederc Vasseur:

"È stato un weekend perfetto, ma non è stato facile gestire settantasette giri con gli stessi pneumatici. Ogni tanto abbiamo chiesto a Carlos di tornare a spingere perché limitarsi a gestire era anche rischioso. Grazie anche a Carlos che ha protetto Charles da chi inseguiva. Abbiamo capito fin da venerdì mattina che questo era il nostro weekend. Il gruppo sta spingendo forte e soprattutto nella stessa direzione, quella giusta. Occorre anche ricordare tutte le persone che lavorano dietro le quinte a Maranello. Però adesso calma, abbiamo vinto un GP, non il Mondiale. Charles è andato forte fin dalla primo giro delle prove libere, unico inconveniente quel sacchetto impigliato nell'ala anteriore. Carlos è andato in progressione, era importante che riuscisse a raggiungere la terza posizione in griglia. Dopo il via si è trattato di gestire senza cedimenti di nervi o cali di tensione. Mancano ancora tante gare, non è il caso di pensare alle classifiche generali. Dobbiamo solo pensare a fare ancora meglio al prossimo GP in Canada".

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