il caso

Inter, la questione LionRock tra ricostruzioni e documenti ufficiali

 Inter, Oaktree e Figc sono sereni riguardo la catena di controllo del club nerazzurro ma sui social c'è agitazione: cosa dicono le carte

di
@inter.it

È passata una settimana da quando Oaktree ha preso in mano le redini dell'Inter ma ancora non si può parlare di sole strategie di mercato o di campo: in queste ore, con grande eco sui social, tiene banco la cosiddetta questione LionRock e le tempistiche di uscita dal mondo nerazzurro. D'altronde il calcio moderno ha allenato i tifosi a guardare i club da punti di vista che vanno oltre lo sport e a diventare anche un po' ragionieri ed economisti mentre la componente del mistero e della dietrologia è una questione molto nostrana, da sempre. Nonostante i documenti ufficiali dicano altro, la tentazione di credere che in realtà le cose non siano andate come dichiarato - alla ricerca della verità, sia chiaro, non per altri motivi - resta molto forte.

LA STORIA TRA INTER E LIONROCK  Ricapitolando velocemente, LionRock Capital, fondo di private equity di Hong Kong, entra nell'Inter nel febbraio 2019 rilevando il 31,05% delle azioni del club dall'ex presidente Erick Thohir, inserendo nel CdA due suoi uomini: Daniel Tseung e Tom Pitts. Il 23 maggio l'Inter comunica che il giorno prima "[...] è stata inoltre informata che Great Horizon (veicolo lussemburghese tramite cui Steven Zhang controllava il 68,55% del club, ndr) ha acquisito altresì il controllo e la proprietà di LionRock Zuqiu Limited, società che detiene indirettamente, tramite la sua controllata International Sports CapitalS.p.A., il 31,05% delle azioni di Inter". La cosa acquista rilevanza poiché nella quota di pegno con cui Oaktree aveva concesso il bond da 275 milioni di euro nel 2021 (e tramite la cui escussione si è poi presa l'Inter) a Zhang era compreso anche questo 31,05%.

QUANDO È USCITA LIONROCK DALL'INTER?  Il nocciolo della questione per cui c'è tanta agitazione nasce sostanzialmente da due fonti. La prima, più recente, è l'intervista di un portavoce di LionRock a Reuters a cui viene attribuita la frase "il fondo con sede a Hong Kong ha cessato di investire nell'Inter dopo che il fondo statunitense Oaktree ha fornito finanziamenti al principale proprietario dell'Inter": praticamente il fondo stesso ammetterebbe che LionRock è uscita dall'Inter nel 2021, una volta che Oaktree ha emesso il bond a Zhang, e non qualche giorno fa. Nello stesso articolo, Reuters specifica che questo evento è stato riportato da "sources" (fonti, indefinite ndr) e mai confermato ufficialmente. Se la composizione della catena del controllo del club fosse cambiata tre anni fa senza che questo - come da regolamento - fosse stato comunicato alla Figc, metterebbe l'Inter a rischio irregolarità.

"Eventuali accordi economici tra LionRock e Zhang senza modifiche delle quote di azioni del club possedute non avrebbero effetti sull'Inter" scrive La Repubblica citando la serenità del club e di Oaktree, che inquadrano la querelle in una vicenda di rapporti tra ex azionisti. Tuttosport aggiunge che anche la Figc è tranquilla, perché allo stato delle cose non risultano dichiarazioni infedeli del club a proposito della sua catena di controllo.

COSA DICONO I DOCUMENTI UFFICIALI  Bisogna anche aggiungere che, se si crede alla versione "complottista", non si capisce come mai nel bilancio di Great Horizon del 31/12/2021 non ci fossero riferimenti a incorporazione di quote da LionRock; non si capisce come mai questo passaggio di quote non sia menzionato neppure nei bilanci 2021 di FC Internazionale Spa o Inter Media and Communication Spa visto che i sottoscrittori di un bond (nel primo caso quello di 275 milioni di Oaktree, nel secondo caso quello da 415 milioni in scadenza 2027), per legge, devono essere messi a conoscenza di cambi negli asset societari; né si capisce come mai, con LionRock fuori dai giochi, Daniel Tseung sia rimasto nel CdA dell'Inter sino a oggi (e fino al 4 giugno, data del nuovo CdA).

LIONROCK E LE CAYMAN  C'è poi la seconda parte del puzzle, quella citata da Panorama a gennaio che - riprendendo il Cayman Islands Gazette (la gazzetta del governo delle Isole Cayman) - paventava lo scioglimento dei veicoli delle Cayman tramite cui Lionrock deteneva la Spa proprietaria delle quote dell'Inter per mancato rispetto di questioni amministrative. La cancellazione dal registro delle Cayman può avvenire se non è più operativa ma anche se non ha rispettato i locali obblighi di legge.

A questo aveva risposto Tom Pitts - anche lui nel CdA Inter -, con una dichiarazione che però non aveva avuto seguito: "La documentazione alle Cayman sarà completata e la riconferma sarà pronta per la fine del mese". Bisogna comunque ricordare, come spiega Calcio e Finanza, che si parlava di obblighi minimi "come il deposito annuale di una dichiarazione sul rispetto di determinati requisiti e il pagamento di una imposta di qualche centinaio di dollari".

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