Dopo una prima stagione con l'Inter indimenticabile, culminata con lo scudetto vinto nel derby col Milan deciso proprio da un suo gol, Marcus Thuram ha ora davanti gli Europei con la Francia, godendo anche in Nazionale di un nuovo status: "Prima mi conoscevano come il figlio di Lilian Thuram, oggi sono soprattutto Marcus Thuram. Senza nulla togliere a mio padre che ha 142 presenze in nazionale che nessuno gli toglierà" ha raccontato l'attaccante nerazzurro a Le Monde. "In Italia sono stato rapidamente adottato dai tifosi nerazzurri. Sentire il proprio nome scandito da 75mila tifosi a San Siro è inebriante, e quando si ama ciò che si fa, e si ha una passione grande come la mia, non si può che apprezzare".
"Non mi fisso limiti dopo una stagione così. Sto attraversando il miglior periodo della mia carriera, ho dimostrato di saper migliorami ogni anno, da un punto di vista tattico, del gioco e delle statistiche. Voglio fare la differenza nelle grandi partite anche con la Francia. Il ruolo di esterno appartiene al passato, oggi sono un centravanti. Sono uno competitivo, aspiro alla miglior versione di me stesso: penso di poter diventare uno dei giocatori più completi al mondo. Ho provato che potevo fare grandi cose e mi immagino di poter arrivare a 20 reti e 20 assist in una stagione (dopo una stagione in cui con l'Inter ha toccato quota 15 reti e 14 assist, ndr)".