Il tribunale di Nanterre, in Francia, ha stabilito che l'asta del Pallone d'Oro assegnato al compianto Diego Maradona dopo la Coppa del Mondo del 1986 puo' andare avanti come previsto nonostante l'opposizione dei suoi eredi. Lo ha detto giovedi' il loro avvocato all'Associated Press. Gli eredi di Maradona hanno cercato di fermare l'asta del Pallone d'Oro ricevuto come miglior giocatore dei Mondiali del 1986 avviando un procedimento giudiziario d'urgenza. L'avvocato Gilles Moreu ha dichiarato all'AP che la sentenza della corte "non e' stata pero' favorevole agli eredi di Diego Maradona". Il trofeo sara' quindi messo all'asta giovedi' prossimo a Parigi dalla casa d'aste Aguttes. Il Pallone d'Oro di Maradona era scomparso da decenni in circostanze misteriose, per poi riemergere solo di recente. Gli eredi di Maradona sostengono che il trofeo sia stato rubato e che l'attuale proprietario non aveva il diritto di metterlo all'asta. Aguttes ha replicato pero' che il trofeo e' riapparso nel 2016 tra gli altri lotti acquistati da una collezione privata all'asta a Parigi. L'avvocato Moreu ha detto che il presidente del tribunale di Nanterre, alle porte di Parigi, ha ritenuto che l'attuale proprietario del trofeo, identificato in un tale Mr. Benchaieb "dovrebbe essere considerato in buona fede". La casa d'aste Aguttes hanno sempre affermato che quando ha acquistato il trofeo anni fa non era a conoscenza che fosse stato rubato.