ATALANTA

Gasperini: "Supercoppa un sogno, noi come il Leicester. Debiti? Non solo l'Inter..."

Il tecnico dell'Atalanta: "Che prestigio incontrare il Real Madrid, non perde una finale europea dal 1983..."

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Chiuso il campionato col recupero contro la Fiorentina, Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Radio Anch'Io Sport su Radio1 affrontando temi importanti e delicati come l'affondo contro i conti dell'Inter, la Supercoppa europea e la stagione della Dea. "Un miliardo di debiti per vincere lo Scudetto? Ma non è solo l'Inter. In Europa, da Inghilterra e Spagna, in Francia, forse non in Germania con il Bayern sempre molto attento, ci sono tante squadre che vincono con alle spalle queste condizioni economiche - ha spiegato il tecnico nerazzurro -. Poi se lo possono anche permettere, perché hanno anche un bacino tale di attenzione e di possibilità di recuperare certi debiti". "L'esempio dell'Atalanta è unico, è la realtà dei fatti che centinaia di milioni di differenza nel fare mercato taglia fuori tante squadre - ha aggiunto -. Il nostro caso succede una volta ogni tanto, come ad esempio il Leicester che vince la Premier". 

"L'obiettivo è rendere la squadra sempre più forte e più completa, ma questo non vuol dire dover vincere di nuovo l'Europa League - ha proseguito Gasperini puntando lo sguardo al futuro -. La Supercoppa europea è il nostro prossimo sogno. Da quando abbiamo avuto questa opportunità, senza togliere niente al Borussia Dortmund, la speranza era quella di incontrare il Real Madrid per una questione di prestigio". "Il Real è la squadra più famosa al mondo. Andarci a confrontare con loro per una Supercoppa è qualcosa di prestigioso per l'Atalanta e per tutta Bergamo - ha continuato -. Il Real è dal 1983 che non perde una finale europea. Sarebbe qualcosa di straordinario. Anche Liverpool e Bayer Leverkusen non perdevano da tanto, magari per la legge dei grandi numeri... Ci attacchiamo a questo per adesso".

Poi il discorso cade nuovamente sull'obiettivo scudetto. "Di questi tempi è davvero molto difficile diventare competitivi per lo scudetto. Ci sono 25 punti di differenza tra noi e l'Inter - ha spiegato Gasperini preferendo tenere un profilo basso -. Già essere in zona Champions per l'Atalanta deve essere un grande traguardo. Poi nessuno si tira indietro ed è giusto la gente sogni di fare qualcosa in più". 

Quanto invece al rinnovo, Gasp non ha fretta e nemmeno dubbi. "In questi giorni abbiamo solo festeggiato e giocato tanto. Con la famiglia Percassi non ci saranno mai problemi, con me sono stati molto rispettosi e generosi - ha raccontato -. Non abbiamo mai avuto problemi dal punto di vista contrattuale. Ma poi le cose sono molto chiare. Il problema più importante sarà migliorare la squadra, bisognerà lavorare tantissimo e non sarà facile". 

Poi ancora qualche parola per precisare meglio il pensiero relativo ai debiti di alcuni top club. "L'insostenibilità del calcio in Europa ha creato un sacco di problemi, ha portato a cercare di fare la Superlega, ha portato a una nuova Champions diversa, sempre però con una motivazione sullo sfondo: avere molti più soldi che poi alla fine non bastano mai - ha spiegato ribadendo il concetto -. Ma non è la realtà dell'Inter, riguarda tutta Europa. Centinaia di milioni di differenza tagliano fuori tutto il resto delle squadre. Per questo quello che abbiamo fatto, come il Leicester qualche anno fa, è difficilmente ripetibile". ""La necessità dell'Atalanta è sempre quella di mantenere un certo tetto sui contratti e questo non ti può far guardare a giocatori già affermati. In generale l'Atalanta cerca sempre giovani da poter valorizzare, migliorare e rendere più appetibili di mercato - ha aggiunto -. Quest'anno però è stata capace anche di prendere svincolati come Kolasinac, fondamentale per noi. Si può muovere un po' su tutta la linea, mantenendo attenzione su contratti e bilanci". 

Infine un bilancio sulla stagione 2023/2024 della Dea. "È stata una grande stagione. Ieri il rammarico più grande è stato l'infortunio di Scalvini a pochi minuti dalla fine, un infortunio anche brutto e lungo che lo costringerà a saltare l'Europeo e buona parte della prossima stagione - ha dichiarato Gasp -. Però Giorgio è giovane, forte, uscirà da questa esperienza ancora più forte e determinato".