LA LETTERA

Fiorentina, Commisso manda una frecciata a Inter e Juventus: "Noi società modello in Italia e in Europa, altre non rispettano le regole"

Il presidente viola: "Risultati con una gestione osservando le regole che società illustri continua a non rispettare"

Lasciata alle spalle la delusione per la finale di Conference League persa ad Atene, la Fiorentina è pronta ad aprire un nuovo corso. Salutato Italiano e annunciato Palladino come nuovo allenatore, il presidente Rocco Commisso ha fatto il punto sul futuro che attende la società con una lettera aperta pubblicati sui canali ufficiali del club: "Ho detto che la Fiorentina non avrebbe mai rischiato il fallimento - si legge - e anche se qualche società illustre continua a non rispettare le regole economiche che esistono nel calcio, noi siamo presi ad esempio in Italia e in Europa come società modello".

La frecciata non fa nomi, ma dopo aver attaccato la Juventus in passato non sono di molto tempo fa le parole al vetriolo del tecnico dell'Atalanta Gasperini sui debiti dell'Inter campione d'Italia. Parole che faranno discutere, ma che Commisso nella lettera continua ampliando il discorso: "I nostri risultati non arrivano per caso, ma grazie a importanti e continui investimenti con attenzione alle regole, ma anche programmazione, pianificazione, scelta delle persone e sicuramente anche qualche sbaglio".

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La vittoria di un trofeo è stata sfiorata per la seconda stagione consecutiva tanto in Conference League (finale) quanto in Coppa Italia (semifinale): "Noi vogliamo continuare a crescere e rivivere le emozioni vissute fino ad ora, festeggiando coi nostri tifosi. Vogliamo continuare il percorso in Europa, rendere il Viola Park sempre più importante e soprattutto il bene della Fiorentina. Ricordo a tutti che ho preso la Fiorentina che si era salvata all'ultima giornata e in cinque anni abbiamo raggiunto due finali europee, una di Coppa Italia e centrato l'Europa per tre anni di fila oltre alla costruzione del centro sportivo".

Nella lunga lettera oltre ai ringraziamenti e ai saluti per Vincenzo Italiano, Commisso ha trovato spazio anche per il mea culpa: "Mi dispiace per il mercato di gennaio. Mi aspettavo e speravo di più per aiutare la squadra, ma non ci sono state tutte le condizioni o non siamo stati bravi a trovarle per fare le operazioni che ritenevamo utili".

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