L'INTERVISTA

Shengelia è pronto: "La sfida è con Milano, non con Mirotic"

Le speranze di Bologna passano anche dalla condizione del georgiano che rassicura tutti: "Mi sento bene, la gara è cinque contro cinque, non un duello individuale"

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Quale Shengelia? Non è una domanda da poco per la Virtus, in vista delle finali scudetto con Milano. Il georgiano è in grado di alzare il livello della squadra e lo ha fatto alla grande nella prima parte di stagione. Poi diversi problemi fisici lo hanno rallentato, causando l'altalena di prestazioni. In parte riassorbita da quelle del collettivo di Banchi, in grado di chiudere la regular season al primo posto e assicurarsi il vantaggio del fattore campo. 

Nella sfida delle sfide, però, la Virtus ha bisogno del miglior Shengelia per giocarsela con l'EA7, che arriva all'appuntamento lanciata dalle ultime prestazioni molto convincenti. Coach Banchi ha motivato con la serie di acciacchi la sua flessione, ma ha anche ricordato che in gara 5 con Tortona si è rivista la versione dominante e trascinante che, nella prima parte di stagione, lo aveva portato a essere nei top 3 di Eurolega per rendimento.

© IPA

Il georgiano, dopo l'ultimo intoppo, assicura di aver recuperato pienamente. "Mi sento bene. La febbre mi ha tolto un po' di energie, è stata dura,  ma ho avuto il tempo di riprendermi, di recuperare e adesso mi sento bene".

Shengelia è così concentrato da non rispondere alla domanda su chi toglierebbe all'avversario ("Non ho tempo per questi giochi") e, più in generale, non ci sta a ridurre la sua personale serie nel duello sotto i due tabelloni con Mirotic. "La sfida è cinque contro cinque. Non si tratta di sfide individuali, non dobbiamo perdere il focus, dobbiamo giocare da squadra. Difesa e attacco, non è una sfida individuale". 

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Concentrazione che si percepisce anche da altre risposte, quando Shengelia definisce le ultime gare della stagione "come finali", per poi ricordarsi che lo sono per davvero. 

"Lottiamo in ogni gara, sappiamo quanto ogni singola partita è importante. Lotteremo come se fossero finali e lo sono per davvero. Dobbiamo mettere grande energia".

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Un motivo d'ottimismo in più arriva dal fattore campo, conquistato e difeso proprio nell'ottica del grande duello. "Spero che possa essere un vantaggio. Per questo motivo abbiamo lottato duramente durante la stagione, per chiudere al primo posto in classifica e proveremo a sfruttare questo fattore".

Sul tema della fiducia nei propri mezzi il georgiano è altrettanto diretto. "Non può mancarti fiducia se sei in finale. Aiuta avere più fiducia, certo, ma non può condizionarci un risultato. Abbiamo vinto a Venezia, in casa loro hanno giocato una grande partita, questo deve darci più fiducia".
 

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