Straordinario finale della gara del salto in lungo dei campionati Europei di Roma, una delle più attese della serata, con il diciannovenne fenomeno azzurro Mattia Furlani, che, al primo tentativo atterra a 8,38 che rappresenta il suo primato personale e migliora il suo record del mondo under 20, chiudendo alla fine in seconda posizione per un fantastico argento, dietro al campione greco di ogni trofeo, Miltiadis Tentoglou, che realizza due sensazionali 8,65 consecutivi.
Si accende la magica serata dell'Olimpico con Lorenzo Simonelli che migliora il suo primato italiano con 13"20 e vola in finale nei 110 H così come Marcell Jacobs e Chituru Ali, nei 100 piani, vincendo le rispettive semifinali con 10"05 e 10"11, ma eccellente anche il risultato di Sveva Gerevini con 6379 punti di nuovo record nazionale nell'eptathlon, che cancella dopo un quarto di secolo quello di Gertrud Bacher.
LE DICHIARAZIONI DI FURLANI
"Assurdo, la gara più bella della mia vita! Sono fiero di tutto e anche di questo pubblico favoloso. È uno step importante, sto ancora crescendo sotto ogni punto di vista, ma sono sulla strada giusta. Si può fare molto meglio, ho commesso qualche piccolo errore tecnico, però devo solo rimanere concentrato e continuare a lavorare bene. Ha vinto un campione come Tentoglou ed è il bello di questo sport, una sfida che sprona entrambi. La squadra italiana è impressionante, lo abbiamo dimostrato in campo".
Francesco Fortunato conquista il quinto podio della squadra italiana ai Campionati Europei di Roma, con un brillante terzo posto nella 20 km di marcia maschile chiusa nel tempo di 1h19'54 dietro al vincitore, lo svedese Perseus Karlstrom primo con 1h19'13 e allo spagnolo Paul McGrath secondo in 1h19'31.
Degli altri azzurri Riccardo Orsoni è sesto in 1h21'08 mentre il terzo, Gianluca Picchiottino, si è ritirato.
LE DICHIARAZIONI DI FORTUNATO
"Non potevo essere da meno di Antonella e Valentina: mancava il bronzo, l’ho preso io. La 20 km è andata come me l’aspettavo, sapevo che McGrath e Karlstrom avessero margine a livello cronometrico su di me. Il pubblico mi ha aiutato tantissimo, è una prima medaglia in un campionato individuale estivo desiderata con tutte le mie forze. Al 13esimo chilometro mi sono detto: ‘Questa è l’ora di provarci’ e così è stato. Sono felicissimo, ma me la sono goduta facendo anche un giro in più di pista dopo il traguardo”. Orsoni: “Volevo confermare il settimo posto del Mondiale a squadre per dimostrare di aver alzato il mio livello. È stata una gara tosta, a strappi, ho dato tutto”.
Nella prima semifinale degli 800 maschili vola in finale Catalin Tecuceanu che vince in volata nettamente con un buon 1'46"30 frutto di una gara tattica, mentre l'altro azzurro Simone Barontini è sesto in 1'47"10 e viene eliminato, stessa sorte per Francesco Pernici che lotta come un leone sino alla fine, nella seconda semifinale, mancando il passaggio in finale per due centesimi con 1'45"61.
Dopo le 20 il clou della grande serata romana con la finale del peso e del lungo uomini con Leonardo Fabbri e Mattia Furlani, le semifinali dei 110 H e 100 metri con in particolare Lorenzo Simonelli nella gara con barriere, Marcell Jacobs e Chituru Ali nella corsa piana, discipline che vedranno poi a fine serata le finali relative.