Jacobs vince gli europei sui 100 metri con Ali argento per la doppietta azzurra

Il campione olimpico doma un irriducibile Ali argento con il suo personale

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© Grana/Fidal

Nell'ultima gara della magica oltre ogni limite serata romana, della seconda giornata di questi trionfali per l'Italia Campionati Europei di Roma, arriva la terza medaglia d'oro in pochi minuti ad opera di Marcell Jacobs che vince i 100 metri in 10"02, ma bellissima è anche la medaglia d'argento dell'altro azzurro Chituru Ali che realizza con 10"05 il proprio personale, mentre è bronzo il britannico Romell Glave con 10"06.

LE DICHIARAZIONI DI JACOBS

"Era la prima volta quest’anno che correvo due volte in tempi così ravvicinati, ho sentito un semplice crampo al polpaccio. La batteria l’ho corsa facilmente, in finale mi aspettavo di andare più forte, ma qui era importante solo difendere il titolo. Il mirino è su Parigi, ci vuole tempo per assimilare tutto il lavoro. Questa è l’Italia più forte di sempre: con Ali ci giochiamo il futuro”.

LE PAROLE DI ALI

“Volevo vincere, Marcell è uno stimolo formidabile. Ora testa a Parigi per crescere ancora”.

LA STORIA AGONISTICA DI JACOBS

Nato a El Paso negli Stati Uniti il 26 settembre 1994, da padre texano e madre di Desenzano del Garda in provincia di Brescia, dove ha iniziato a praticare atletica intorno ai 10 anni dapprima più come saltatore in lungo che velocista puro. Nel 2013, prima di soffrire per un infortunio al piede, ha migliorato in tale disciplina con 7.75 il record italiano juniores
indoor che resisteva dal 1976 e ha superato gli otto metri con 8.03 in qualificazione agli Assoluti in sala del 2015 a Padova. A settembre di quell’anno è passato sotto la guida dell’ex iridato indoor del triplo Paolo Camossi andando ad allenarsi a Gorizia. Nel 2016 ai tricolori promesse di Bressanone ha realizzato il salto più lungo di sempre per un italiano con 8.48 ventoso (+2.8) mentre nel 2017 si è inserito al terzo posto nelle
liste nazionali di sempre al coperto con 8.07. Dopo un problema al ginocchio, è tornato nel 2018 come velocista con 10"08. Dall’autunno 2018 si è trasferito a Roma e, nel 2019 è rientrato dopo due anni in gara nel lungo con 8.05 indoor, ma si è poi dedicato definitivamente alla velocità scendendo a 10"03 sui 100 metri, prima di siglare ai Mondiali di Doha il primato italiano con la staffetta 4x100 con 38"11. L'anno della sua esplosione a livello mondiale è stato il 2021 quando si è migliorato più volte nei 60 indoor fino
all’oro europeo e poi si è impadronito del record dei 100 metri, secondo italiano di sempre sotto i 10 secondi, prima dei trionfi olimpici sia nei 100 con record europeo che nella 4x100. Nel 2022 ha vinto il titolo mondiale nei 60 indoor a Zagabria con record continentale anche in questa disciplina, e l'oro ai campionati europei di Monaco di Baviera, mentre nel 2023 ha conquistato l’argento nei 60 agli Europei indoor di Istanbul e l'argento nella 4x100 ai Mondiali di Budapest, prima di cambiare tecnico scegliendo Rana Reider a Jacksonville, in Florida negli States.

© Grana/Fidal
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