PARIGI 2024

Triathlon, polemiche per l'esclusione di Sarzilla dalle Olimpiadi: "Decisione inaccettabile, il ranking dice altro"

Il 36enne di Seriate è stato inserito nella squadra azzurra come riserva in patria nonostante i risultati ottenuti nel corso del triennio a cinque cerchi 

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© Getty Images

Si respira un clima di tensione all'interno della Nazionale di triathlon dopo la presentazione della squadra che prenderà parte alle Olimpiadi Estive di Parigi 2024. Ai Giochi saranno infatti presenti Alice Betto, Verena Steinhauser, Bianca Seregni, Gianluca Pozzatti Alessio Crociani mentre svolgeranno il ruolo di riserva in Italia Michele SarzillaIlaria Zane, protagonisti in questo triennio di avvicinamento e rimasti di fatto esclusi dalla formazione tricolore. 

È difficile pensare a un loro inserimento dell'ultimo minuto, giustificato soltanto da un problema fisico dei colleghi che renderebbe ancor più complicata la situazione, motivo per cui si sono scatenate le polemiche sia all'interno del Consiglio Federale che da parte della base, in rivolta dopo l'esclusione del 36enne di Seriate, ventiquattresimo nel ranking mondiale e migliore degli azzurri. 

Dati alla mano, Sarzilla si è sempre messo in luce con il body della Nazionale tanto da partecipare nel 2023 anche al test event a cinque cerchi, tuttavia ciò non è bastato per evitare una "scelta tecnica" che potrebbe rischiare di impedirgli di affrontare nella propria carriera una rassegna olimpica. La decisione rimane legittima complice un documento federale che fissa i criteri di selezione olimpica subordinandolo alle performance in una serie di gare tra cui quelle dei circuiti Wtcs e i test olimpici, al profilo dell’atleta, alla compatibilità con gli altri atleti selezionati, alle sue capacità tattiche per la gara e per la prova di staffetta, tuttavia rimane ampia la discrezionalità del Comitato Tecnico che può scegliere chi portare in Francia e chi no. Dopotutto le carte olimpiche sono destinate alla nazione e non al singolo atleta che le coglie.

Grande rammarico da parte del presidente del DDS-7MP Triathlon Team Luca Sacchi che ha voluto difendere il proprio atleta dopo quanto accaduto: "Sono orgoglioso del lavoro fatto e dei risultati raggiunti dagli allenatori e dagli atleti della mia squadra durante i due anni di qualificazione olimpica. Al tempo stesso non posso che essere profondamente amareggiato per la convocazione di Michele Sarzilla come riserva olimpica e non come primo degli azzurri, contrariamente a quanto i risultati delle gare raccontano senza timore di smentita. Non voglio elencare quanto lo sport sia capace di insegnare ma sottolineare unicamente che accettare le sconfitte da un avversario migliore fa parte di questo elenco - ha spiegato il numero uno della squadra meneghina -. Peccato che Sarzilla sia sempre stato davanti a chi prenderà il suo posto, fatta eccezione per la World Triathlon Cup di Roma del 2023. Con questa scelta, ufficializzata da un comunicato a mezzo sito internet, dopo una videocall su whatsapp, non programmata e mal organizzata, la Federazione, nella persona del suo presidente, del direttore tecnico e del direttore sportivo, certifica una pochezza umana che tengo a segnalare e che accompagna di pari passo una decisione tecnica – ma forse sarebbe meglio definirla politica – perlomeno discutibile".

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