Dopo il trionfo di Wembley nel 2021, i tifosi italiani sono in fermento per l'inizio degli Europei di calcio, in programma dal 14 giugno al 14 luglio prossimi in Germania. Una competizione storica, che affonda le proprie radici alla metà del secolo scorso con la prima edizione andata in scena in Francia nel 1960 e che vide il successo dell'Unione Sovietica. Una kermesse che quest'anno sarà aperta a ventiquattro squadre seguendo così la formula adottata a partire dall'edizione 2016.
Osservando le statistiche della competizione organizzata dalla UEFA non può che balzare all'occhio la presenza della Germania e della Spagna, due nazioni che hanno fatto degli Europei una sorta di "giardino di casa" grazie ai tre successi ottenuti. Nel caso dei tedeschi le affermazioni riguardano tutte il Ventesimo Secolo con vittorie nel 1972, 1980 e 1996, mentre le Furie Rosse si sono imposte nel 1964, nel 2008 e nel 2012.
QUANTI EUROPEI HA VINTO L'ITALIA? IL SUCCESSO AL DEBUTTO NEL 1968 E LA VITTORIA DI WEMBLEY NEL 2021
Fra le nazioni presenti, l'Italia rappresenta senza dubbio un faro per gli Europei. La squadra azzurra si è imposta per due volte nella rassegna continentale aggiudicandosi il successo finale all'esordio in casa nel 1968 contro la Jugoslavia per 2-1 dopo la ripetizione della finale e nel 2021 a Wembley contro i padroni di casa dell'Inghilterra, sconfitti ai rigori per 3-2 dopo il pareggio per 1-1 al termine dei tempi regolamentari. Gli azzurri tenteranno di replicare la prestazione della Spagna di Luis Aragones e Vicente Del Bosque, unica formazione in grado di fare il bis dopo la vittoria ottenuta quattro anni prima.
Se c'è una squadra simbolo degli Europei, la Germania è sicuramente la più adatta. La formazione guidata da Julian Nagelsmann ha preso parte a tredici delle sedici edizioni andate in scena sinora debuttando nel 1972 e da quel momento non mancando più a un appuntamento, risultando l'unica nazionale a non aver mai mancato la qualificazione alla fase finale da quando si è presentata per la prima volta. Alle sue spalle si trovano Spagna e Italia rispettivamente con undici e dieci partecipazioni non presentandosi ai blocchi di partenza per l'ultima volta nel 1992.
Gli Europei hanno visto numerose squadre senza mai aver l'occasione di svolgere un match della parte finale della kermesse. Se la Germania Est non potrà aver più occasione di farlo non esistendo più come nazione, c'è chi ci è arrivato vicino come il Montenegro, l'Armenia o il Kazakistan, mentre altri non hanno mai potuto ambire a questo traguardo come il caso di San Marino. Il paradosso più grande arriva però dall'Azerbaigian che nel 2021 ha ospitato un match della competizione a Baku, senza però che la nazionale scendesse mai in campo.
L'estensione a ventiquattro partecipanti ha portato a un incremento delle squadre presenti nella competizione consentendo a più nazioni di affrontare per la prima volta la fase finale. Chi vivrà il proprio debutto nel 2024 saranno la Georgia e la Serbia, trascinate rispettivamente da Khvicha Kvaratskhelia e Dusan Vlahovic.
Se è vero che la Francia ha ospitato per la prima volta gli Europei, i cugini "d'Oltralpe" non sono gli unici a mettersi alla guida dell'organizzazione per più volte. I "Blues" condividono questo primato insieme a Italia e Germania che hanno portato il calcio continentale sui propri campi di gara per tre volte anche se gli azzurri sono pronti a compiere il sorpasso in vista del 2032 quando ospiterà la kermesse insieme alla Turchia.
A livello individuale, la classifica di longevità è senza dubbio guidata da Cristiano Ronaldo e Iker Casillias che hanno disputato cinque edizioni a testa con lo spagnolo che ha iniziato nel 2000 prima di chiudere nel 2016, mentre per il lusitano tutto è spostato di quattro anni. Il fuoriclasse di Madeira detiene però il record di partite disputate con 25 match davanti ai connazionali Pepe e João Moutinho a quota 19 e l'azzurro Leonardo Bonucci a 18.
L'ex calciatore del Real Madrid e della Juventus è al comando anche della graduatoria del numero di gol realizzati nella storia degli Europei con quattordici reti precedendo "Le Roi" Michel Platini che ha racchiuso le sue marcature soltanto in un'edizione, quella del 1984, dove trascinò la Francia con nove gol tanto da essere il capocannoniere più prolifico di una singola edizione della kermesse continentale.