Gregorio Paltrinieri è sempre più il punto di riferimento del nuoto di fondo. Il fuoriclasse emiliano si è aggiudicato l'oro nella 10 chilometri degli Europei in corso a Belgrado dove il carpigiano ha messo la ciliegina sulla torta di una prova di squadra perfetta. Il portacolori delle Fiamme Oro si è messo in luce sotto una pioggia intensa in una gara affrontata sempre in testa a partire dal quarto chilometro precedendo il francese Marc-Antoine Olivier e l'ungherese Dávid Betlehem.
Se nelle prime fasi il gruppo è stato trascinato dall'ungherese Dávid Betlehem e da Domenico Acerenza, la seconda parte della competizione è stata totalmente ad appannaggio di Paltrinieri che ha provato un'azione in coppia con il collega lucano venendo tallonati dal francese Marc-Antoine Olivier. Nel corso dell'ultimo giro sia il transalpino che il giovane magiaro hanno cercato di forzare l'andatura, ma non c'è stato nulla da fare a fronte di un Paltrinieri in ottima forma che, in vista dell'ingresso del cono finale, ha staccato tutti.
Seconda piazza per Olivier che ha concluso le proprie fatiche con 21"4 dal vincitore davanti a Betlehem, mentre Acerenza si è dovuto accontentare della quarta piazza davanti al compagno di squadra Dario Verani.
PALTRINERI: "FATICATO FINO A META', POI HO NUOTATO MEGLIO"
"Quando faccio gare de genere mi sento bene. Mi sento in controllo. Una dieci calda, acqua 27 gradi, acqua piatta, caratteristiche che mi piacciono. Ho faticato comunque fino a metà, quando non avevo sensazioni ancora buonissime, dopo mi sono messo davanti e ho iniziato a nuotare meglio". Parla così Gregorio Paltrinieri che agli Europei di Belgrado si è imposto ancora nella dieci chilometri, in acque libere all'Ada Ciganlija, un'isola del fiume Sava. "Al terzo, quarto e quinto giro sono stato davanti, poi nell'ultimo giro mi hanno un po' messo in mezzo, accerchiato, Marcolino Olivier da una parte e Mimmo dall'altra, e non riuscivo tanto a nuotare. Quindi l'ultimo tratto ho fatto una traiettoria impossibile: sono andato veramente molto interno cercando di distanziarli e ha funzionato. Avevo tanta velocità, me lo sentivo. Mi sentivo di poter mettere un passo che gli altri, in quel momento, non avevano. L'unica alternativa era staccarmi tanto e andare dalla parte opposta. Loro, invece, sono rimasti esterni. All'ultima boa mi sono accorto di essere solo e sono arrivato cosi' bene", ha concluso.