Il Passo del San Gottardo si conferma un giudice inappellabile per il Giro di Svizzera che ha visto il successo del norvegese Torstein Træen (Bahrain – Victorious) nella quarta tappa. Lo scandinavo ha completato una giornata in fuga resistendo al rientro di uno scatenato Adam Yates (UAE Team Emirates) che ha concluso la prova in seconda posizione strappando la maglia gialla ad Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost).
Situazione chiara sin dai primi chilometri dove il gruppo ha lasciato andare un plotoncino di otto corridori composto da Bryan Coquard (Cofidis), Lilian Calmejane (Intermarché – Wanty), Torstein Træen (Bahrain – Victorious), Gerben Kuypers (Intermarché – Wanty), Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Roland Thalmann (Tudor Pro Cycling Team), Jan Sommer (Swiss Cycling) e Silvan Dillier (Alpecin – Deceuninck).
I battistrada sono riusciti a guadagnare sino a sei minuti e mezzo di vantaggio sugli avversari spezzando l'equilibrio soltanto lungo la salita di Schöllenen con l'attacco di Dillier seguito a ruota da Thalmann e Træen. Una situazione che ha favorito in realtà questi due con l'elvetico della Soudal-Quick Step che ha pagato a caro prezzo lo scatto. Sul San Gottardo è però arrivato il momento decisivo con Træen che ha staccato tutti ed è andato a trionfare in solitaria.
Alle sue spalle si consumava però il dramma di Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) che, dopo esser riuscito a rientrare lungo l'ascesa conclusiva, si è staccato definitivamente cedendo così il primato all'inglese Adam Yates (UAE Team Emirates), all'attacco negli ultimi chilometri e giunto con ventitré secondi di ritardo davanti al danese Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), distante quarantotto secondi. Il britannico guida ora la classifica con ventisei secondi di vantaggio sul portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates) e su Skjelmose.