Alvaro Morata vuole tornare in Serie A. In una lunga intervista concessa a Marca l'attaccante spagnolo ex-Juve ha parlato del proprio futuro, confermando la possibilità di lasciare definitivamente l'Atletico Madrid e cambiare aria. "Per me la cosa più semplice è non giocare in Spagna, per la mia vita, per quello che devo vivere quando esco nel nostro Paese. Per me la cosa più semplice è andare a giocare all'estero", ha dichiarato.
La preoccupazione è tanta nel restare soprattutto per i figli che, come sottolinea più volte nell'intervista, "non capiscono perché ci sono persone così arrabbiate con il loro papà". L'idea dunque c'era già da tempo, dall'estate scorsa, e in Italia Alvaro è sempre stato bene in più amici e famiglia sono già pronti a riabbracciarlo, essendo la moglie dell'attaccante italiana. Ma qualcosa prima dell'inizio della passata stagione gli aveva fatto cambiare idea: "la cosa più semplice l'estate scorsa sarebbe stata lasciare l'Atletico. Avevo delle offerte migliori a livello finanziario, grandi squadre, ma ho avuto l'illusione di poter vincere con loro". Le idee ora sono molto chiare "Se vedo che l'Atletico vuole ingaggiare otto attaccanti allora capisco che non sono la priorità del club - ha spiegato Morata - non posso restare all’Atletico e non giocare".
DOVE PUÒ ANDARE - Juventus, Roma, Inter e Napoli sono i club della Serie A che hanno tentato di portarlo in Italia un anno fa e quelle piste restano ancora calde. I bianconeri Alvaro li conosce più che bene, si andrebbe incontro a un Juve-tris con il calciatore che questa volta non tornerebbe tra le braccia di Allegri ma avrebbe a che fare con una nuova squadra gestita dal tecnico Thiago Motta. Però nel suo ruolo ci sono già tre giocatori: Vlahovic, Milik e Kean.
La Roma intanto non sta di certo lì a guardare, i giallorossi hanno perso Lukaku e Abraham ha già le valigie in mano, Morata potrebbe essere una valida alternativa per la squadra di De Rossi. Inoltre lo spagnolo fa gola a molti proprio per il suo prezzo. Sul contratto con l'Atletico Madrid è presente una clausola rescissoria da 15 milioni di euro, una cifra alla portata di molti club. A pesare però è l'ingaggio, ma il giocatore potrebbe "accontentarsi" di 4-5 milioni di euro netti a stagione pur di cambiare aria.
Anche Napoli e Inter terranno sott'occhio la situazione: gli azzurri di Conte con il probabile addio di Osimhen sono a caccia di un attaccante di peso, Lukaku e Dovbyk restano le prime scelte ma questa resta una valida alternativa. L’Inter resta in agguato, con la partenza di Arnautovic potrebbe prendere in considerazione il giocatore spagnolo che costa meno di Gumundsson. Tutto però è rimandato a dopo l'Europeo.