L'era Antonio Conte al Napoli è iniziata e l'ambiente partenopeo sta imparando a conoscere il metodo del tecnico salentino. Il presidente Aurelio De Laurentiis lo ha scelto per far rinascere la squadra dopo una stagione disastrosa, giocata con lo scudetto sul petto e finita fuori da ogni competizione europea nonostante tutto, il bonus Uefa, i cambi in panchina e i malumori. Lo stesso AdL, raccontano da Napoli, è rimasto impressionato da come Conte sia "ossessionato dalla vittoria", tanto da affidargli quasi totalmente le chiavi della macchina, facendo un passo indietro nella gestione. Una rarità da quelle parti.
Conte sembrava uno degli indiziati a prendere l'eredità di Pioli al Milan, ma come raccontato da Ibrahimovic i rossoneri non hanno mai pensato a lui, non era quello che la società cercava. Sì perché prendere Conte, che sostanzialmente ha ignorato le parole dello svedese, significa portare in casa una figura totalizzante, maniacale nella gestione di ogni piccolo aspetto per far sì che possa funzionare tutto al meglio. Questo aspetto non è certo una novità pensata per Napoli, anzi, è un tratto distintivo del Conte allenatore che per lo stesso motivo è apprezzato dai suoi calciatori.
De Laurentiis ha deciso di lasciare la società e la squadra nelle mani di Conte, certo supportato da Oriali e dal ds Manna, ma con la fiducia che anche all'ombra del Vesuvio il modus operandi del tecnico - lui contro tutti - possa far tornare rapidamente il Napoli al vertice, cambiando completamente strategia rispetto all'ultima stagione. Conferenze stampa, tante, e carta bianca nell'allestimento della rosa e nell'impostazione del centro tecnico a Castel Volturno, senza interferenze.
Del resto in ogni esperienza Conte ha preteso l'assoluto controllo della partita tecnica e tattica e il centro sportivo è un mezzo importante per arrivare a uno scopo condiviso. Per questo l'allenatore ha già fatto arrivare le proprie richieste tanto i responsabili di Castel Volturno quanto i medici, restando soddisfatto delle strutture ma con la convinzione di poter migliorare le cose. Per la gioia, quasi stupita, di De Laurentiis.