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CAMERUN, ETO'O: "NON CERCO DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. TORNIAMO A ESSERE COSTRUTTIVI"

"Cari amici, cosa sarei senza il vostro affetto? Ho la fortuna di poter contare su una legione di sostenitori per oppormi alle avversità che mi perseguitano". A parlare è Samuel Eto'o che ha scritto una lunga lettera dopo le polemiche riguardanti la nomina del nuovo commissario tecnico del Camerun da parte del governo africano. Il presidente della Federcalcio ha voluto chiarire la propria posizione spegnendo così una serie di voci: "Le bugie mi perseguitano ma voi mi difendete dalle calunnie che mi vogliono abbattere. Costruiteuna diga quando la malafede tanta di sopraffarmi. Grazie mille. Ho dedicato la mia vita al calcio: ho giocato dall'infanzia all'età adulta e oggi sono presidente federale, ho dato il meglio di me. Sono stato eletto a capo della Fecafoot e lavoro venti ore al giorno per dare alla nostra gioventù i servizi che la mia generazione non ha avuto - ha spiegato l'ex attaccante dell'Inter -. Chi di voi mi ama e mi apprezza sa che non mi nascondo per esprimere il mio pensiero. Sì, nel 2018 ho votato per il presidente Paul Biya. E ho un incrollabile fiducia nei suoi confronti ma non permetterò a nessuno di privarmi dei miei diritti civili. Per quanto mi riguarda, sia chiaro: la presidenza della Fecafoot non è un trampolino di lancio per accedere alla presidenza della Repubblica. Lo ripeto forte e chiaro: io, Samuel Eto'o jr., non sono un candidato alla presidenza del Camerun. Questo chiarimento mi sembra necessario per fermare queste voci. Fanno soffrire la mia famiglia, spaventano i miei amici, interferiscono con il nostro progetto sportivo e minacciano la mia sicurezza. Cerchiamo di essere costruttivi. Sogniamo in grande per il nostro Camerun, diamo il meglio di noi stessi ognuno nel proprio ruolo. Restituiamo al calcio camerunese tutta la sua grandezza".