Dall'infortunio alle chiavi della squadra: Barella si prende l'Italia
Il centrocampista dell'Inter arriva a quota 10 gol con la maglia azzurra: leader e tuttocampista come le nelle migliori serate
E pensare che, a un certo punto della settimana, sembrava che la sua situazione fisica fosse diventata un mistero: tra l'affaticamento annunciato dallo staff medico azzurro e il ritardo con cui Nicolò Barella era rientrato ad allenarsi col gruppo, qualche (lecita) preoccupazione era nata. Ma, come sempre nel calcio, il campo è l'unico in grado di dare giudizi definitivi e la prestazione contro l'Albania non ha lasciato dubbi: il centrocampista dell'Inter sta bene, sia fisicamente che mentalmente, ed è riuscito a prendere in mano il reparto insieme a Jorginho, oltre a trascinare la squadra fuori dalle sacche di un inizio da incubo, prima suonando la carica e poi siglando la rete del definitivo 2-1.
"È il motore inesauribile del centrocampo, spazza via i timori sulle sue condizioni fisiche con una prestazione di grande livello" abbiamo scritto nelle nostre pagelle sulla prima partita della Nazionale a Euro 2024, ed è così. Il gol e la vittoria sono due pesi che lo stesso Barella si è tolto dallo stomaco perché, chissà, forse oltre al famoso affaticamento c'è stato qualcosa di più visto che dopo la partita ha dichiarato: "Questa prestazione è per tutta la squadra, mi è stata vicina e mi ha fatto sentire importante in un momento per me difficile".
Fresco di rinnovo con l'Inter, ha precisato di voler chiudere del tutto la questione prima degli Europei proprio per concentrarsi al meglio sul torneo, reduce da una stagione monstre con i nerazzurri, 27 anni compiuti, non potrebbe essere in un momento migliore: la rete segnata ieri è la decima in Nazionale (superato Totti che ne ha fatte 9). Per uno strano mix di gioventù e inesperienza, è il giocatore dell'Italia con più gol segnati in Nazionale: "Questo mi fa sentire vecchio..." ha scherzato ieri venendone a conoscenza.
Gol - e che gol, tra l'altro - ma non solo: a un certo punto capitava di vederlo pressare in attacco, per poi scambiarsi di posizione con Jorginho fino alla difesa in fase di impostazione, e ancora mezzala, suggeritore o incursore. In serate del genere diventa difficile per gli avversari capire come arginarlo e come 'chiapparlo' (detta alla Spalletti), ora tutti si aspettano da lui una prestazione analoga contro la Spagna, nel match che potrebbe regalare all'Italia gli ottavi con un turno di anticipo. Non si tirerà indietro Barella, questo è sicuro.