Sono stati gli scenari per certi versi inconsueti e mediterranei (anzi ionici) delle aspri rilievi rocciosi della Penisola Salentina (il cosiddetto “Tacco d’Italia”) a fare da spettacolare “quinta” del Campionato Italiano di Corsa in Montagna a Staffetta, i cui titolI sono state assegnati in occasione della tredicesima edizione del Trofeo Ciolo a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, una manciata di chilometri scarsi a nord di Capo Santa Maria di Leuca, il punto più a Sud della Puglia. Ambientazione in qualche modo esotica ma risultati diciamo così ortodossi in tema di corsa in montagna, la disciplina più classica della corsa sui sentieri, almeno rispetto a sky e trailrunning. Ad aggiudicarsi lo scudetto tricolore sono state due formazioni lombarde, anzi orobiche. Al maschile il titolo è andato al trio di Atletica Valli Bergamasche che schierava in ordine di… ingresso in scena il dream team “tutto classe ed esperienza” composto da Xavier Chevrier, Cesare Maestri e Lorenzo Cagnati. Tra le donne successo del due di coppia La Recastello Radici Group delle giovanissime e irresistibili Beatrice Bianchi e Vivien Bonzi: un B&B indigesto e inospitale per la diretta concorrenza e pure quella interna.
In un afoso anticipo d’estate, le staffette delle migliori società di mountain running italiano hanno gareggiato nello scenario di rara suggestione del fiordo del Ciolo, sulle dure e tecniche scalinate rocciose delle falesie salentine affacciate sul Canale d’Otranto e - lontano un centinaio di chilometri in linea d’aria (e d’acqua) - il profilo delle montagne di confine tra Albania e Grecia dell’Albania all’orizzonte. Con una partecipazione di quasi cinquecento atleti provenienti da tutta Italia, la gara era valida anche per il ranking internazionale WMRA e - per quanto riguarda la Open race Individuale - come quarta prova del Campionato provinciale individuale e di società di trail e corsa in montagna.
Ancora “scottati” non dal sole del Salento ma dal ricordo della tappa in chiusura di campionato che due anni fa proprio al Ciolo sugli stessi sentieri li aveva visti giù dal podio, gli atleti di Atletica Valli Bergamasche Leffe hanno prodotto il massimo sforzo, portando a casa il massimo risultato, in capo (è proprio il caso di dirlo) ad un serrato duello contro gli storici rivali di SA Valchiese.
Ha dovuto lottare duro in partenza Xavier Chevrier contro Alberto Vender, che ha chiuso in testa il primo giro con un vantaggio di venticinque secondi, margine annullato in seconda frazione da un grande Cesare Maestri lungo la salita fino in cima all’Aspro. Il campione trentino ha messo la freccia su Luca Merli, consegnando a Lorenzo Cagnati il testimone di una prima posizione.
Alle prese con i postumi di un recente trauma alla caviglia, quest’ultimo è riuscito a difendere con determinazione lungo il terzo ed ultimo giro (e in particolare la discesa finale) un margine necessario e sufficiente nei confronti di Marco Filosi. SA Valchiese deve quindi fare di necessità virtù, mettendo a bilancio un secondo posto peraltro affatto disprezzabile, solo un passo in giù sul podio rispetto alla vittoria 2022 al “Ciolo”. Medaglia di bronzo per il trio di La Recastello Radici Group che ha schierato nell’ordine i talentuosi Isacco Costa, Luciano Rota e Andrea Elia.
Costretta ad accontentarsi del gradino basso del podio in gara-uomini, La Recastello si rifà con gli interessi nella prova femminile, con il sonante uno-due messo a segno grazie alla vittoria delle emergenti (ma è ormai limitativo definirle tali) Beatrice Bianchi e Vivien Bonzi sulle più esperte Alice Gaggi e Samantha Galassi. In prima frazione la neoazzurra Bianchi mette una seria ipoteca sul primo posto e passa il testimone nel centro di Gagliano del Capo a Vivien Bonzi che, pur soffrendo fisicamente le alte temperature e la pressione del comando in solitaria, gestisce da campionessa entrambe e riesce a condurre in porto l’impresa.
Alle loro spalle completano la doppietta green la intramontabile valtellinese Alice Gaggi (capitana della nazionale) e l’altrettanto affidabile bergamasca di origini toscane Samantha Galassi, che insieme si aggiudicano anche la medaglia d’oro per la categoria Master. Terzo gradino del podio per la coppia di Atletica Susa, formata dalla mezzofondista Miriana Ramat e da Irene Aschieris.
Ad aggiudicarsi il titolo tricolore staffette per la categoria Junior maschile sono stati Gianluca Campidelli e Gabriel Bazzoli di SA Valchiese, che hanno così “vendicato” i colleghi più grandi ma - con visione certamente più sportiva - hanno soprattutto messo le basi per un ritorno in tempi ragionevolmente brevi della storica formazione trentina sul podio alto nella categoria Senior. Vittoria che viene… da ancora più lontano tra donne: a spuntarla tra le ragazze sono state infatti le altoatesine Lisa Leuprecht e Sofia Demetz di ASV LC Bozen Raiffeisen.
L’appuntamento pugliese con le prove tricolori riservate alle staffette ha fatto idealmente da… spartiacque tra i due individuali: quello già andato in scena il primo weekend di maggio a Lanzada (in Valmalenco, provincia di Sondrio) e quello in programma invece alla fine dell’estate a Casnigo, in Val Gandino, ramo laterale della Val Seriana (provincia di Bergamo).
Prima di ripetersi a Gagliano del Capo nel format a staffetta, Cesare Maestri e Vivien Bonzi si erano cuciti addosso sul tecnico tracciato di Lanzada lo scudetto tricolore per la specialità salita e discesa. A Casnigo ci sarà spazio nel weekend centrale di settembre per i verticalisti: la terza ed ultima tappa dei Campionati Italiani assegnerà infatti i titoli per la specialità sola salita.
Tutte le classifiche del Trofeo Ciolo di Gagliano del Capo su www.cronogare.it
Il Trofeo Ciolo è Grande Evento Sportivo della Regione Puglia e gode del Patrocinio del Comune di Gagliano del Capo, di quello di Ugento, della Provincia di Lecce, della Regione Puglia, di Puglia promozione, del Parco regionale Parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, nel rispetto di regole e regolamenti stabiliti da Governo Italiano e FIDAL (Federazione Italiana Atletica Leggera).