Italia, Buongiorno: "Con la Spagna sempre dura, ma proveremo a imporre il nostro gioco"
Il difensore del Torino analizza il prossimo incontro degli Azzurri a Euro 2024: "Dovremo evitare gli uno contro uno in campo aperto"
Alessandro Buongiorno attende il suo debutto con la maglia dell'Italia a Euro 2024 e nel frattempo analizza la prossima sfida degli Azzurri, quella contro la Spagna in programma giovedì: "Sarà una partita dura, in cui dovremo essere bravi a tenere il possesso sulle loro pressioni e poi, quando avranno palla loro, cercare di arginare gli esterni, evitando gli uno contro uno a campo aperto, ma cercando sempre di fare il nostro gioco - le parole del difensore del Torino ai canali Uefa - Yamal? Penso che dovremo cercare di limitarlo il più possibile, perché può far male, ma penso anche che possiamo farcela".
Buongiorno non ha mai affrontato la Spagna in prima persona, ma conosce bene la pericolosità dell'avversario: "Ci sono tante sfide che ho visto e che ricordo contro la Spagna. Contro di loro non è mai facile, perché hanno questo gioco che si è parecchio evoluto nel corso degli anni. Speriamo di far bene, di imporre il nostro di gioco, di tenere il possesso, di giocare un buon calcio e di segnare il più possibile".
Si è poi tornati su Italia-Albania e sulla partenza shock nel match d'esordio: "Sicuramente è stato un bel colpo al cuore, però la squadra si è subito ripresa, abbiamo reagito. Siamo riusciti a ottenere il pareggio subito e a passare in vantaggio abbastanza velocemente. Quella reazione è la testimonianza che ci siamo. Mi è piaciuto il modo in cui abbiamo giocato, il modo in cui siamo riusciti a tenere palla. Come abbiamo accelerato quando dovevamo farlo. Ci sono dei momenti in cui devi tenere un po' di più il possesso, altri in cui devi pungere, far male all'avversario. Abbiamo fatto bene nella scelta di questi momenti, nell'intensità e nella voglia che ci hanno messo tutti per recuperare la partita".
Infine un commento sulla nuova generazione azzurra, di cui lui fa parte, e sul confronto con la vecchia guardia: "Dobbiamo farci trovare pronti. Quando siamo andati in America abbiamo avuto modo di parlare con loro, di confrontarci, ci hanno dato dei consigli importanti. Da parte nostra dobbiamo seguirli e seguire i consigli del mister per fare sempre il nostro meglio. L'obbligo di far bene? È una pressione positiva. Una responsabilità positiva che ci spinge a dare il massimo, oltre i nostri limiti. Ci spinge a cercare di sputare sangue in ogni occasione, in ogni momento della partita, ma anche fuori dal campo con i giusti allenamenti, la giusta alimentazione, tutto quello che serve per arrivare poi bene alle partite e cercare di vincerle".