Enzo Raiola e le rivelazioni su Donnarumma: "Ecco perché lasciò il Milan"
Il cugino del compianto Mino, procuratore del portiere della Nazionale, ha svelato i retroscena che hanno portato Gigio lontano da Milano
Tre anni fa più o meno in questo periodo in casa Milan si parlava quasi solamente del possibile rinnovo di Gigio Donnarumma, ma alla fine di una lunga trattativa il portiere cresciuto nel vivaio rossonero e il club non hanno trovato l'accordo per proseguire insieme e così l'attuale capitano azzurro è volato a Parigi e ha sposato il Psg a parametro zero. A ricordare quel periodo è Enzo Raiola, cugino del compianto Mino, che in un'intervista a Calciomercato.com ha svelato alcuni retroscena della trattativa naufragata col Milan: "Se in quel momento ci fosse stato il Milan di oggi con tanto di vetrina della Champions League, penso che sarebbe rimasto e avremmo parlato di un'altra storia. Ma non è stato l'unico motivo che ci ha fatto andare via".
"In quel periodo si era passati dall'era Berlusconi a una società che faticava a portare avanti un progetto - ha spiegato Raiola - Gigio aveva una carriera davanti a sé, rimanere in quel contesto non era la scelta giusta". I motivi dell'addio? "Avevamo la percezione che la società non volesse tenere Donnarumma, non c'era una grande voglia di chiudere l'accordo per il rinnovo".
Futuro ancora in Serie A? "Il calcio è bello perché è imprevedibile, può succedere di tutto. Oggi la vedo dura, ma mai dire mai".
La Juventus? "Ci sono sempre state voci e probabilmente in alcuni momenti è stato un obiettivo, ma non hanno mai fatto tentativi concreti".
Le origini di Gigio: "Siamo in provincia di Napoli, un mio amico di una scuola calcio mi consiglia di vedere questo ragazzo che per lui ha qualcosa di speciale - racconta Raiola - non si sbagliava. Si vedeva da subito che era di un'altra categoria. Oggi siamo rimasti legati anche alla famiglia di Gigio, quando scendo a casa li passo sempre a salutare".