ALPINISMO

The Beautiful Mountain: Camandona e Blanc puntano ai due Gasherbrum in quota... ottomila

Il tentativo di vetta e concatenamento di Gasherbrum I e II è previsto per la seconda metà di luglio

di
© Top1 Communication Ufficio Stampa

Con molto meno clamore della spedizione italopakistana K270 ma (noblesse oblige) molte più chances di centrare l'obiettivo, Marco Camandona è partito all’inizio della settimana alla volta della catena montuosa del Karakorum per completare la sua collezione dei quattordici "ottomila" della Terra, ovviamente in modalità senza ossigeno supplementare. Il fortissimo alpinista valdostano ha in programma la scalata del Gasherbrum I (noto anche come Hidden Peak) e del Gasherbrum II. Si tratta delle due cime più alte del gruppo montuoso - quello del Gasherbrum appunto - che si eleva nella regione Nord-Orientale del Baltoro. Il massiccio comprende tre dei quattordici ottomila (GI, G II e Broad Peak) ed il suo nome in lingua balti è formato dai termini “rgasha” (bellissima) e “brum” (montagna). Da qui cui il nome “The beautiful mountain” della nuova spedizione di Camandona, insieme a quale in spedizione ci sono gli altri due valdostani Abele Blanc e Dante Luboz.

© Facebook

Situati al confine tra Pakistan e Cina, i Gasherbrum I e II sono tra le mete più ambite dagli alpinisti di tutto il mondo. Le altre due vette del gruppo "mancano" di poche decine di metri la fatidica quota ottomila: 7952 per il G III, 7925 per il G IV. Per Camandona è la chiusura di un cerchio iniziato più di un quarto di secolo fa, nel 1998, con l'ascensione di Cho Oyu e Shisha Pangma. Un grande sogno che richiede (anzi ha richiesto fin dal 1998) straordinarie capacità tecniche, resistenza fisica e mentale, nonché una profonda conoscenza delle condizioni estreme delle altitudini.  

© Facebook

“Ciò che conta non sono tanto le scalate eclatanti, ma la voglia di vivere l’avventura” afferma Camandona a proposito del suo viaggio meraviglioso tra le montagne più alte del pianeta: quasi in punta di piedi, a forza di resilienza, professionalità e tenacia. Ad accompagnarlo verso l'altissima quota un compagno di cordata straordinario: la Guida Alpina Abele Blanc, uno dei pochi alpinisti italiani ad aver già completato la collezione dei quattordici ottomila ma soprattutto colui che ha introdotto Marco all’alpinismo. "Nel 1996 la prima volta insieme in spedizione, oggi si va a programmare un lungo viaggio fatto di emozioni”. 

© Facebook

Partiti lunedì 17 giugno Camandona, Blanc e Luboz procederanno con la marcia di avvicinamento al campo base a quota 5100 metri lungo il Ghiacciaio del Baltoro. Raggiunto il CB avrà inizio la seconda fase della spedizione: quella di acclimatamento che prevede la graduale ascensione verso i campi alti (sulla montagna). Poi sarà tempo di mettere a fuoco l’obbiettivo finale che non è solo quello di toccare la vetta dei due Gasherbrum bensì quello di concatenarle senza... passare dal via, vale a dire senza scendere al campo base tra una e l'altra cima, senza l’utilizzo di ossigeno supplementare e in buona sostanza all'insegna della massima rapidità d’azione possibile, che in altissima quota significa maggiori margini di sicurezza e spesso la differenza tra riuscita e fallimento. Il tentativo di vetta (summit push) è previsto tra la metà e la fine del mese di luglio.

La catena del Karakorum è famosa per il suo terreno complesso e le condizioni meteorologiche imprevedibili, che rendono ogni spedizione un'impresa ardua. L'obiettivo di scalare e concatenare entrambe le vette nella stessa spedizione aggiunge un ulteriore livello di difficoltà e ambizione alla missione di Camandona. 

Con la loro esperienza e dedizione, Marco Camandona e Abele Blanc continuano a ispirare alpinisti e appassionati di avventure in tutto il mondo. La spedizione “The beautiful mountain” ai Gasherbrum I e II ha il patrocinio di Regione Autonoma Valle d’Aosta, UVGAM e sarà sicuramente seguita con grande interesse dalla comunità alpinistica internazionale. 

© Getty Images

 DATI TECNICI E STORIA

Il Gasherbrum è un gruppo montuoso localizzato nella regione Nord-Orientale del Baltoro, nella catena del Karakorum. Il massiccio contiene ben tre cime che superano gli 8000 metri. Il nome Balti è formato dai termini “rgasha” (bellissima) e “brum” (montagna) e significa quindi “Montagna Bellissima.” Nel 1856, Thomas George Montgomerie, tenente della British Royal Engineers avvistò una serie di altissime vette in uno spazio lungo duecento chilometri sul Karakorum stesso. Nominò cinque di questi picchi K1, K2, K3, K4 e K5. Dove la lettera "K "stava appunto per Karakorum. Oggi, K1 è conosciuto come Masherbrum, K3 come Broad Peak, K4 come Gasherbrum II e K5 come Gasherbrum I. Sono questi ultimi due l'oggetto del desiderio di Camandona e Blanc. Solo il K2 (seconda montagna della Terra) non è staro ribattezzato, anche se in lingua balti è conosciuto come Chogori (Grande Montagna).

Gasherbrum I è l’undicesima montagna più alta della Terra con i suoi 8068 m slm. Noto anche come K5 e più poeticamente cone Hidden Peak (cima nascosta), si trova nella parte inferiore di una dorsale ad arco che va da nord a sud, rivolta ad ovest, lungo la quale passa il confine tra Pakistan e Cina. Questa dorsale è delimitata dal Ghiacciaio del Baltoro ad ovest e dal ghiacciaio Urdok ad est. La prima ascensione fu compiuta il 5 luglio 1958 da Pete Schoening e Andy Kauffman, membri della spedizione statunitense guidata da Nicholas B. Clinch.

Gasherbrum II è la tredicesima montagna più alta della Terra con i suoi 8035 m slm. È noto anche come K4 ed è la seconda vetta più alta del massiccio del Gasherbrum. La prima ascensione fu compiuta l’ 8 luglio 1956 da Fritz Moravec, Josef Larch e Hans Willenpart, componenti di una spedizione austriaca. 

Tra il 23 e il 30 giugno 1984 Reinhold Messner e Hans Kammerlander realizzarono il primo concatenamento del Gasherbrum II e Gasherbrum I, senza passare dal campo base, senza rifornimenti di materiale e viveri preventivi e senza incontrare altri alpinisti. Si trattò anche del primo concatenamento in assoluto di due montagne di ottomila metri.

© Facebook/Roger Berthod

MARCO CAMANDONA

Guida Alpina della Società Guide di Valgrisenche, è alpinista di fama internazionale, maestro di sci alpino, allenatore federale di scialpinismo e direttore tecnico - da più di vent'anni, della gara internazionale di scialpinismo Millet Tour du Rutor Extrême. Nel 2012 ha aperto una nuova via in Himalaya:“Princess Cecile Line” al Churen Himal (7371 metri). È stato dodici volte su una cima principale da 8000 metri senza l’ausilio dell’ossigeno supplementare. Nell 1998 Cho Oyu (8210 m) e Shisha Pangma (8048 m) si concretizzano con la salita in velocità a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Nel 2000 K2 (8611 m). Nel 2006 Annapurna (8091 m), nel 2010 Everest (8848 m). E poi ancora il Kangchenjunga (8586 m) nel 2014, il Makalu (8463 m) nel 2016 e il Lhotse (8516 m) nel 2018. Nel 2019 tocca al Manaslu (8163 m), nel 2021 è la volta del Dhaulagiri (8067 m). Gli ottomila più recenti by Camandona sono il Nanga Parbat (8126 m) e il Broad Peak (8047 m), nel corso della spedizione di due estati fa (2022) delle Guide Alpine Valdostane. Nel 2015 Camandona ha fondato la Onlus Sanonani, un progetto umanitario in favore dell'infanzia locale a Kathmandu in Nepal, dove ha realizzato un orfanotrofio che ospita venticinque bambini. 

© Facebook

GLI OTTOMILA DI CAMANDONA - CRONOLOGIA

1998 Cho Oyu (8210 m) 

1998 Shisha Pangma (8048 m) 

2000 K2 (8611 m) nel 2000

2006 Annapurna (8091 m) 

2010 Everest (8848 m) 

2014 Kangchenjunga (8586 m) 

2016 Makalu (8463m)

2018 Lhotse (8516 m) 

2019 Manaslu (8163 m) 

2021 Dhaulagiri (8167 m) 

2022 Nanga Parbat (8126) 

2022 Broad Peak (8047) 

 Gasherbrum I (Hidden Peak) (8068 m)

 Gasherbrum II (8035 m)

© Facebook
Notizie del Giorno

TENNIS, COPPA DAVIS: OLANDA ELIMINA SPAGNA 2-1, NADAL CHIUDE CARRIERA

ABODI: "I VALORI DELLO SPORT VANNO CELEBRATI OGNI GIORNO"

NUOTO, CECCON: "L'OBIETTIVO È L'ESTERO, CHE SIA AUSTRALIA O USA"

CURLING, EUROPEI: ITALIA FEMMINILE IN SEMIFINALE

TENNIS, COPPA DAVIS: SPAGNA-OLANDA 1-1, ALCARAZ FIRMA IL PAREGGIO