All'indomani della vittoria del 31° Scudetto della storia di Milano, prima quindi delle iniziali ufficialità su rinnovi e partenze (tra cui quella di Nicolò Melli), Giorgio Armani ha concesso una lunga intervista a Pier Bergonzi. Sulle pagine del settimanale SportWeek, così il proprietario dell'Olimpia ha parlato al vicedirettore della Gazzetta dello Sport.
LA SCELTA DI INVESTIRE NELL'OLIMPIA
"Sono entrato per amore della squadra. Non me ne sono mai pentito, anche all'inizio, quando non vincevamo. Ho sempre avvertito la riconoscenza della gente. Perché il basket? Mi è sempre piaciuto. Lo trovo affine al mio modo di intendere il lavoro: attenti, veloci, puntando su forza e determinazione."
L'ORGOGLIO E IL VALORE DELLA VITTORIA
"Le vittorie sono il coronamento di un lavoro portato avanti giorno per giorno. Mi piace pensare che vinciamo nel modo giusto, tutti insieme."
LO SCUDETTO N° 31
"Ci sono stati tanti momenti difficili, ma la squadra li ha superati senza mai perdere di vista quello che stava costruendo, con la convinzione che il lavoro porta lontano. Dietro ogni grande squadra deve esserci una grande società sostenuta dalla proprietà e Leo (Dell'Orco, ndr) condivide con me questa passione e questo impegno. Messina? Lui è un vero leader, ha dato un'impronta organizzativa e il suo staff lo segue. Adesso i ragazzi procedono a occhi chiusi perché si conoscono e sanno cosa vogliono essere."
IL QUINTETTO IDEALE E IL CAMPIONE DI SEMPRE
"Penso a Sergio Rodriguez, che esprime gioia e sono contento che abbia vinto ancora, e Gigi Datome che ho ammirato per la forza con cui ha deciso di smettere. Non posso non citare Nicolò Melli, che è arrivato da giovanissimo ed è con noi ormai da otto anni. Lui è l'anima del gruppo. Il mio giocatore preferito di sempre è stato Dino Meneghin. Ma rivedo lui in Nicolò Melli e Kyle Hines."
COSA CAMBIARE DEL BASKET ITALIANO
"Una maggiore considerazione da parte dei media, che a volte trattano il basket come uno sport minore. Al Forum ci sono in media 10.000 spettatori, ovunque andiamo a giocare i palazzetti sono pieni. Il basket appassiona la gente, merita perciò maggiore attenzione."