Italia, Spalletti perde Dimarco: niente Croazia per l'esterno dell'Inter
Il nerazzurro ha rimediato una botta contro la Spagna e non si è allenato, al suo posto uno tra Darmian e Cambiaso. Ma non mancheranno altre novità
Luciano Spalletti dovrà quasi certamente fare a meno di Federico Dimarco nell'ultimo, decisivo match del Gruppo B di Euro 2024. L'esterno dell'Inter ha infatti rimediato un trauma contusivo alla gamba destra nel corso della partita con la Spagna di giovedì che non gli ha permesso di prendere parte all'ultimo allenamento degli Azzurri (per lui solo differenziato) e che con tutta probabilità lo terrà fuori dalla sfida in programma lunedì alle 21.
Si tratta di un'assenza pesante, anche perché l'ex Verona è l'unico esterno a tutta fascia mancino a disposizione nella rosa dell'Italia. Spalletti stava già meditando la sostituzione di Giovanni Di Lorenzo, con l'inserimento dal 1' di Darmian, e a questo punto potrebbe optare per una rivoluzione totale negli esterni di difesa, con Cambiaso al posto di Dimarco. L'alternativa, dando per scontata la linea a quattro, è confermare il capitano del Napoli e schierare Darmian a sinistra. In quel ruolo, in realtà, potrebbe giocare anche Calafiori, che nasce terzino sinistro e che anche nell'ultima stagione a Bologna lo ha fatto in più di un'occasione.
Sta di fatto che contro la Croazia si attende qualche cambio, forse uno per reparto. A centrocampo chi rischia è Jorginho, mai nel vivo del gioco contro la Spagna e ripreso più volte dallo stesso Spalletti durante la gara: potrebbe giocare dall'inizio Cristante, qualcuno fa il nome di Fagioli e sarebbe un azzardo in una partita da dentro o fuori dopo i tanti mesi di inattività. Più difficile pensare alla cerniera Cristante-Fagioli spostando Barella dietro la punta e facendo accomodare Frattesi in panchina anche se la muscolarità del centrocampo croato è sicuramente nei pensieri del ct. E poi arriviamo all'attacco. Detto che anche Chiesa è oggetto di valutazioni, per Scamacca si intravede la via della panchina con Retegui pronto a prenderne il posto. Tutte cose che frullano nella testa dell'allenatore, 48 ore decisive per prendersi gli ottavi, 48 ore che vuole passare con i suoi giocatori senza troppe distinzioni ed è per questo che la rifinitura azzurra di domani sarà nel "fortino" azzurro di Iserlohn e non a Lipsia, sede della partita.