IL CASO

Melli: “L'addio? Con una telefonata di Messina di 45 secondi”

 L’ex capitano dell’Olimpia parla per la prima volta dopo il divorzio col club: "Non pensavo di andare via, non mi è stato comunicato il motivo della scelta"

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Nicolò Melli racconta la sua verità. Dal ritiro con la Nazionale arrivano le sue parole concesse in esclusiva al Corriere della Sera, per chiarire quanto successo intorno al mancato rinnovo del suo contratto con l'Olimpia Milano. Faranno molto discutere.

Non pensavo di andare via. Prendo atto di una scelta legittima della società. Dopo il media day successivo allo Scudetto ho parlato con Ettore Messina e siamo pure entrati nel dettaglio dell’offerta che il club mi ha recapitato ad aprile, l’unica giunta in questi mesi. L’incontro è stato positivo e propositivo. Due o tre giorni fa ho ricevuto la telefonata, durata 45 secondi, nella quale Ettore mi comunicava che la società aveva deciso di prendere un’altra direzione”.

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E ancora: "Sarei rimasto? Certo. Ma le cose si fanno in due. Non è stato così. Mi dispiace che venga detto e scritto che io ho lasciato Milano. Ripeto: scelta legittima, ma non mi è stato spiegato se il motivo fosse tecnico o di altra natura. Sorpreso? Fa parte delle regole del gioco, è una sorpresa solo se non si fa parte di questo mondo. Non sono né il primo né l’ultimo che cambia squadra".

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