Andy Murray salta Wimbledon, oppure no. Sembrava tutto deciso, l'ufficialità era arrivata attraverso l'annuncio dell'Atp su X: "Dopo un'operazione per una cisti spinale, Andy Murray è tristemente fuori da Wimbledon. Riposati e recupera Andy, ci mancherà non vederti li", ma tutto potrebbe cambiare. Era ormai certa la decisione dello scozzese, ex numero 1 al mondo e due volte campione ai Championships, di abbandonare il tennis per quest'anno salvo ripensamenti, appunto. Poco dopo la pubblicazione il tweet dell'Atp è stato infatti cancellato, su indicazione del team del tennista, resta il mistero.
La partecipazione del 37enne scozzese al torneo dell'All England vinto due volte è una questione di orgoglio nazionale per il tennis britannico. Più volte sull'orlo del ritiro per problemi fisici, Murray si è ritirato dal Queen's e si è sottoposto a un nuovo intervento chirurgico alla schiena, una piccola cisti da togliere, con l'obiettivo di recuperare per i due grandi eventi di tennis dell'estate. L'ultimo di una serie di infortuni che hanno rallentato la carriera del due volte campione di Wimbledon ed ex numero 1 del mondo. Tutto sembrava deciso, il tennista doveva rinunciare a giocare a Wimbledon, con le Olimpiadi di Parigi in forte dubbio.
Così l'associazione dei tennisti professionisti ne ha annunciato il forfait, prima di cancellare rapidamente il tweet, in quanto è arrivata la smentiva ufficiale del team del tennista. Ecco qui il pasticcio. L'agenzia che gestisce lo scozzese, infatti, ha subito frenato: nessuna decisione definitiva è stata presa, la scelta sarà fatta a fine settimana. Tutto è rimandato di qualche giorno, e non è escluso che Murray, nonostante la smentita, riesca a prendere parte al torneo. "Dopo l'operazione ne sapremo di più sulla condizione di Andy e aggiorneremo i suoi programmi il prima possibile", aveva infatti chiarito in una nota il suo entourage. Il 37enne inoltre aveva già annunciato l'intenzione di chiudere la sua carriera in questa stagione proprio con i Giochi vinti nel 2012 e nel 2016. Il futuro dell'ultimo grande tennista britannico resta incerto.