MAX VERSTAPPEN: VOTO 7,5
Vince ma non stravince... o forse sì? Meno spavaldo del solito ma soprattutto più sornione, SuperMax prende per mano una Red Bull che da un mese a questa parte - indipendentemente dal contesto - fa un po' più fatica del solito ad imporre la propria legge. Bisticcia con Norris allo spegnimento del semaforo, favorendo la staccatona di Russell ma rimedia nell'arco di due giri e tre minuti scarsi. Da lì in avanti corre sostanzialmente in difesa e conduce in porto il terzo successo di fila sulla pista che gli ha regalato - otto anni fa - la prima vittoria nel Mondiale.
CHARLES LECLERC: VOTO 6,5
Dopo il naufragio di Montreal serviva - alla Ferrari ma soprattutto a lui - un fine settimana di piena rinascita. Invece no, se ne riparla forse in Austria. Charles la spunta per cinque millesimi sul compagno di squadra in casa sua e lo accusa di averlo attaccato a tradimento nelle prime battute del GP, con un attacco le cui conseguenze nefaste si sarebbe protratte fino al mancato sorpasso finale su Russell. Restando ai fatti, una performance più che dignitosa, i cui limiti coincidono su quelli attuali della SF-24 nei confronti della diretta concorrenza.
LEWIS HAMILTON: VOTO 8
Torna a visitare il podio dopo dodici GP - un'eternità - senza peraltro spingersi più su del terzo gradino. Questa volta la strategia Mercedes dice bene a sir Lewis che infatti non si lascia sfuggire l'occasione di brillare nei confronti del proprio compagno di squadra. Sorridono magari a denti stretti sul ponte di comando delle Frecce d'Argento ma soprattutto tirano un sospiro di sollievo a Maranello: il sette volte iridato ha ancora fame!
LANDO NORRIS: VOTO 7
Appena sceso dalla sua McLaren fa autocritica per l'esito di un GP che puntava a vincere. Gara per lui decisa in negativo da una primissima fase di gara lontana dalla perfezione. Rimette ordine nella sua testa e decide di lanciarsi comunque alla caccia del leader ma ormai è tardi e tocca accontentarsi del secondo posto. La mentalità però quella giusta: si sente in lizza per il titolo e fa bene a crederci. Spielberg è la sua pista e sta per arrivare. VOTO 5,5 al suo compagno di squadra OSCAR PIASTRI che - da quando la McLaren si è piazzata nella scia della Red Bull, e a volte anche davanti - ha iniziato a soffrire l'esperienza di Lando. Porta a casa il settimo posto davanti a Perez, vale a dire il... penultimo della superleague dei top team, che sono ormai quattro.
CARLOS SAINZ: VOTO 5,5
L'ultima esibizione con la Rossa davanti al suo pubblico se l'era sicuramente immaginata diversa. Venerdì sera aveva fatto un pensierino alla pole, domenica mattina aveva messo nel mirino il podio. La realtà è stata molto diversa, chiamato anche a farsi da parte nel finale per lanciare Leclerc nell'inseguimento a Russell, senza nemmeno la prospettiva di vedersi restituire il favore nel caso - poi verificatosi - di fallimento da parte del monegasco.
GEORGE RUSSELL: VOTO 7
Per gli episodi prima e più che per la performance complessiva e il risultato finale, condizionato e compromesso dalla strategia Mercedes che stavolta favorisce Hamilton, circostanza che - behind closed doors, come dicono a Brackley - avrà di sicuro fatto imbestialire George. Lestissimo e coraggioso ad infilarsi all'esterno di Verstappen e Norris al via, irriducibile nel controbattere all'attacco di Norris poco prima di metà gara. Resta ai piedi del podio ma può essere soddisfatto della sua prova e con lui il suo team.
SERGIO PEREZ: VOTO 4
Nessuno come lui: tre soste per poi chiudere ottavo davanti alle due Alpine. Il messicano mette via un'altra performance dimenticabile, "degno" epilogo di un fine settimana che - per i più cattivi nel giudicarlo - gli toglie pure i "gradi" di maggiordomo del team che però lo ha confermato. Voto quattro a lui confermato, VOTO 3 alla RED BULL che sembra proprio aver imboccato la china discendente: solo Verstappen maschera lemagagne. Sì ma fino a quando?
ALPINE: VOTO 6,5
Non tiriamo in ballo Flavio Briatore per assegnare un'altra sufficienza- - questa volta di squadra - al team bleu che porta in zona punti entrambe le proprie A524: Pierre Gasly nono e Esteban Ocon decimo, per fortuna della loro squadra ben distanziati in pista. Niente da strapparsi i capelli ma il trend recente di Alpine - nel suo piccolo - è il più positvo del gruppo.