Una gradinata al posto di… una grandinata! Questo in estrema sintesi il bilancio (o per meglio dire il manifesto) della sesta edizione di K2 Valtellina Extreme Vertical Race, andata in scena sabato 22 giugno a Talamona, centro di fondovalle del primo tratto “eastboud” della Valtellina. Dove per “gradinata” intendiamo la scalinatura nella neve (una vera e propria “scala verso il cielo”) predisposta dal comitato organizzatore per venire in qualche modo incontro agli skyrunners impegnati nel tratto più duro di un itinerario da duemila metri di dislivello spalmati (anzi, concentrati!) in soli nove chilometri di sviluppo lineare. E dove invece con “grandinata” facciamo riferimento al rischio sventato di cataclismi meteorologici, visto che - al netto di un race day caratterizzato da cieli tersi e sole pieno - la vigilia dell’evento era stata all’insegna del maltempo e la domenica da day after… pure. La fortuna aiuta gli audaci, insomma! I lampi però non sono mancati: a fare… il bello e il cattivo tempo tra il via ai 272 metri “essellemme” della piazza principale di Talamona e i 2272 metri di quota (e i pochi metri quadrati di terreno) del Monte Pisello sono stati Roberto Delorenzi e Corinna Ghirardi.
Per la intramontabile skyrunner bresciana si è trattato del terzo sigillo a Talamona dopo quelli pre-covid del 2018 e 2019. Secondo successo invece (dopo quello di due anni fa) per il suo fortissimo collega elvetico nell’evento organizzato dallo staff superprofessionale e altrettanto appassionato di Team K2 Valtellina ASD, che ha saputo mettere assieme un parterre di atleti élite di altissimo livello, completandolo con un nutrito gruppo di amatori preparati, ambiziosi ma soprattutto molto coraggiosi nel mettersi alla prova in una gara dalla fiche tecnica parecchio impegnativa. Oltretutto su un teatro d’operazioni ancora più impegnativo dalle particolari condizioni di questa primavera dai connotati largamente invernali. Campione del mondo di skyrunning e recente campione europeo (alla rassegna continentale offroad di Annecy), Il ticinese Delorenzi ha infiocchettato la sua performance vincente con il nuovo record, abbassando di quasi due minuti (uno e quarantuno secondi per la precisione) il precedente limite che lo skyrunner e campione di scialpinismo Michele Boscacci che deteneva dal 2021. Ha retto invece agli attacchi di Ghirardi e delle altre toprunners in gara lo straordinario primato femminile che la campionessa austriaca Andrea Mayr ha legato ben stretto alla croce di vetta dodici mesi fa. Un motivo in più per riprovarci da parte di Corinna (e delle sue avversarie), anche se - almeno a breve termine - verosimilmente solo la stessa Mayr può puntare a battere se stessa!
In tutti i sensi “fresco” vincitore di AMA VK2 sui ghiacciai del Monte Rosa (stessa cifra tecnica di Talamona per sviluppo e dislivello ma quote ben più elevate), il quasi ventisettenne “Delo” è riuscito a demolire il precedente best time di Michele Boscacci da un'ora, 18 minuti e tre secondi, scendendo (anzi, salendo…) fino a uno, 16 e 22. Una performance alla quale Roberto si era avvicinato nel 2022, portandosi già allora ad una sola quarantina di secondi dal campione di Albosaggia. In gara-donne Mayr rimane per ora inavvicinabile, con un primato da un’ora, 24 minuti e 46 secondi dal quale la pur bravissima Corinna Ghirardi è rimasta distante quasi tredici minuti (dodici e 37 secondi).
Sempre griffe d’autore in ogni caso per il primo “doppio chilometro verticale” lombardo, che ha richiamato sullo spettacolare e selettivo tracciato orobico della Bassa Valtellina duecentocinque atleti in rappresentanza di dieci differenti nazioni. Il format della sesta edizione è stato quello di sempre: partenza dal centro del paese e arrivo in vetta al Monte Pisello, dopo duemila metri di pura “fatica verticale” spalmati su nove chilometri di sviluppo su asfalto, sentieri nei boschi e terreno aperto in alta quota, fino alla cresta finale verso la vetta, con tratti lungo pendenze dal 22 al 45%.
Era difficile azzardare un pronostico vista la presenza ai nastri di partenza di alcuni dei migliori specialisti in circolazione. Se i riflettori erano puntati sul ticinese Delorenzi (storico portacolori di Brooks Trailrunners), in lizza per un posto sul podio erano anche lo sloveno Timotej Bacan, l’austriaco Christof Hochenwarter e l'iridato di skysnow svedese Martin Nilsson, senza dimenticare la nutrita delegazione azzurra composta da Marcello Ugazio (vincitore un anno fa), Lorenzo Rota Martir, Alex Rigo, William Boffelli, Alex Oberbacher, Luciano Rota e Andrea Elia. Gara vera anche al femminile vista la starting list forte di nomi del calibro di Camilla Magliano (autrice di una doppietta vincente nel 2021 e 2022), Corinna Ghirardi, Elisa Sortini e Benedetta Broggi, con la presenza esotica e ruolo di outsider per la giapponese Yuki Ikegami.
Pronti via e già sulle prime rampe il fenomeno elvetico ha provato a forzare l’andatura, portandosi al comando. Al passaggio in località Pedroria il suo gap sul primo inseguitore Elia (in verde La Recastello Radici Group) era già considerevole, ma per l’attacco al record di Boscacci bisognava spingere a tutta sul muro innevato che portava all’ultimo traverso e alla cresta sommitale: un tratto davvero “sky” che ai più addentro alla materia potrà aver in una certa misura richiamato alla memoria (di muscoli e fiato) la rampa che - nella Skymarathon Sentiero 4 luglio - conduce al Passo Teenek e poi al Monte Sellero, GPM del prestigioso evento.
Crono alla mano, missione compiuta con successo! Sul podio con Delorenzi in quest’ordine il bravissimo Elia (staccato di tre minuti e 45 secondi) e lo sloveno Becan, a sua volta staccato di 34 secondi dallo stesso Elia. Completano la top five di giornata Alex Oberbacher (Skyrunning Adventure) e Marcello Ugazio della corazzata piemontese Sport Project VCO.
Gara-donne si è decisa all’altezza della località Madrera, quando Corinna Ghirardi (Skyrunning Adventure) ha aperto tutta la manetta del gas, mettendo il suo terzo sigillo sull’albo d’oro della prova con un tempo da un’ora, 37 minuti e 23 secondi che le è valso anche la 29esima casella della classifica assoluta. Secondo posto per la piemontese Benedetta Broggi di Sport Prject VCO (con un ritardo di un minuto e 34 secondi), mentre la torinese Camilla Magliano (GS Orecchiella Garfagnana/Altra Running) ha sigillato il podio con il tempo finale di un’ora, 41 minuti e 57 secondi. Top five in quest’ordine anche per la rumena Ingrid Mutter e per la verticalista di AS Premana Barbara Sangalli.
Come da tradizione, K2 Valtellina Extreme Vertical Race si è rivelata gara estrema… mente (e piacevolmente...) impegnativa anche nel cosiddetto “terzo tempo”. Ridiscesi a Talamona infatti atleti, volontari, accompagnatori e appassionati della corsa in natura e dello skyrunning in particolare si sono ritrovati presso la tensostruttura allestita dagli organizzatori per il sostanzioso pranzo a base di prodotti tipici valtellinesi, la cerimonia delle premiazioni e una bella festa che si è protratta fino a notte inoltrata!
ROBERTO DELORENZI
"Bellissima gara! L'avevo già fatta due anni fa e mi era subito piaciuta. Mi hanno invitato ancora e sono tornato volentieri. Il mio obiettivo era battere il record. Venivo da alcuni buoni risultati e mi sentivo abbastanza bene. Ci tenevo molto e allora ci ho provato. Sono partito forte e dopo dieci-quindici minuti di gara insieme ad Elia sono riuscito a prendere ad aprire un piccolo gap e da lì in avanti a fare il mio ritmo fino all'arrivo. Sono davvero molto contento di essere riuscito ad abbassare di quasi due minuti il primato precedente. Oggi le condizioni erano ideali, forse appena un po' umido ma si poteva fare un bel tempo. Gli organizzatori mi avevano detto che nel finale c'era un po' di neve ma pensavo di più. Hanno fatto un bel lavoro tagliando dei gradini sul nevaio e per questo li ringrazio! Devo anche fare tanti complimenti ai miei avversari. Il livello era bello alto e molti hanno fatto un gran tempo. E poi abbiamo chiuso in bellezza con la festa finale!"
CORINNA GHIRARDI
"Sono contentissima della mia vittoria. Sono partita... con calma perché le sensazioni non erano buonissime. Poi però ho recuperato terreno su Broggi e Magliano che invece erano partite forte. Non pensavo di farcela perché appunto il parterre era di livello, la concorrenza era di primo piano e le mie sensazioni erano solo ... buonine. Il percorso è davvero top e la gara è sempre organizzata molto bene. Andrea Mazzoni poi è un amico. Questa è una gara che ti dà molto: i panorami sono spettacolari e la giornata ci ha regalato uno splendido sole. Non si poteva proprio mancare!"