Una vita per lo sport alla ricerca dell’unicità, della libertà, di una “strada” che sia unicamente sua. Questo, in poche parole, il profilo di Jaan Roose, che a soli 32 anni è già una leggenda mondiale dello slacklining e si appresta a compiere tra pochi giorni, a luglio, l’incredibile impresa di traversare il braccio di mare tra Sicilia e Calabria: tutto in diretta sul canale 20 e in streaming su SportMediaset.it e sul sito di TgCom24.
L’atleta sarà sospeso su una striscia di tessuto larga meno di 2 cm, tesa per oltre 3600 m tra i due maestosi tralicci dell’ex elettrodotto dello Stretto di Messina. Solo un personaggio poliedrico come Jaan, colui che è stato definito “the biggest export of Estonia since Skype”, poteva tentare tanto. Per lui -autodefinitosi “performer atletico” - la pratica sportiva è da un lato una forma d’arte e non può prescindere dalla dimensione spettacolare; dall’altro lato, è un qualcosa di profondamente intimo, perché tutte le sfide che raccoglie sono anzitutto contro sé stesso, contro i propri limiti e le proprie paure.
La routine di allenamento di Jaan varia a seconda degli obiettivi, ma è sempre molto intensa: sulla slackline anche una breve distanza può essere massacrante, sia fisicamente che mentalmente, come e più di una maratona. Nulla può essere lasciato al caso, il meteo non sempre è un alleato, in particolare il vento può trasformarsi in un nemico invisibile: la pianificazione, l’affiatamento del suo team, la cura certosina dei materiali della fettuccia, della scelta delle scarpe sono tutti fattori imprescindibili e anche solo una piccola manchevolezza può costare cara. Autodidatta, da giovanissimo si è lasciato ispirare non tanto da singoli atleti o personaggi reali, quanto dai film di supereroi e dal desiderio di poter conseguire i loro stessi superpoteri, per volare e attraversare distanze ad altezze folli. Un obiettivo mistico al quale tendere sempre, giorno dopo giorno, sfida dopo sfida.
Oggi il suo personalissimo palmarès è di oro zecchino, con tre titoli mondiali e primati leggendari, come il primo doppio backflip (salto all’indietro con alto coefficiente di difficoltà) mai realizzato con successo su una slackline. Ha inoltre attraversato su una fettuccia grattacieli, colline, vallate in vari Paesi del mondo, cimentandosi anche nel camminare su un rimorchio trainato da un camion in movimento. Notevole è anche il suo impegno come stuntman nel cinema – è apparso tra l’altro in Assassin's Creed e Wonder Woman 1984 – e la partecipazione al tour mondiale di Madonna. Jaan non ha mai smesso di provare emozione dinnanzi alle nuove sfide. E la traversata dello Stretto di Messina sarà più speciale delle altre, non solo per la distanza da percorrere, ma soprattutto per lo scenario, crocevia ultramillenario di storie e miti ancestrali, che incornicerà perfettamente il gesto sportivo.