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Nba, Draft 2024: il sogno di Bronny James è realtà, giocherà nei Lakers

Il figlio d'arte, che aveva minacciato di trasferirsi in Australia qualora fosse stato selezionato da altri club, è stato chiamato al numero 55. Giocherà con LeBron

Il secondo giro del Draft Nba 2024 non ci regala sorprese italiane, com'era capitato l'anno scorso, ma ha un solo e unico protagonista. Tutti gli occhi erano puntati sul destino di Bronny James, figlio di LeBron, che corona il suo sogno: il 19enne di USC viene chiamato col numero 55 e giocherà nei Lakers. Due le chiamate interessanti dall'Europa: gli Spurs hanno scelto Juan Nunez (Ulm) alla 36, gli Hawks hanno chiamato Nikola Djurisic (Mega) alla 43. 

Tutti gli occhi erano puntati su Bronny James e sulla sua storia, e il figlio d'arte si è confermato il grande protagonista del secondo giro del Draft Nba 2024. Dopo aver messo pressione alle potenziali squadre interessate, annunciando (come ha riportato Espn) che si sarebbe trasferito in Australia qualora fosse stato chiamato da altri club, Bronny è stato infatti scelto al numero 55 dai Los Angeles Lakers. Si è coronato così il sogno del 19enne, tornato al basket dopo lo spaventoso arresto cardiaco della scorsa estate con USC e dichiaratosi eleggibile per il Draft nei mesi seguenti. Giocare nei Lakers e farlo con papà LeBron James, che ora rinnoverà con la formazione losangelina e darà vita alla prima coppia padre-figlio nella storia della Nba: in 75 anni non era mai successo e il neofita della panchina JJ Redick dovrà gestire anche questa situazione. Gli occhi e la pressione di questo secondo giro del Draft erano tutti puntati su Bronny ma, anche se non ci sono state sorprese dell'ultim'ora e protagonisti italiani, le scelte ci hanno regalato spunti interessanti. 

Al numero 31 i Toronto Raptors hanno chiamato Jonathan Mogbo (San Francisco), seguiti da Kyle Filipowski (Duke) per gli Utah Jazz e Tyler Smith (G-League Ignite) per i Milwaukee Bucks. Una scelta in tono minore, com'è stato tutto il Draft della formazione che ha deluso nella post-season. Seguono Tyler Kolek (Marquette) per i Knicks, Johnny Furphy (Kansas) per i Pacers e la prima chiamata europea: Juan Nunez, play spagnolo campione di Germania col Ratiopharm Ulm, è stato scelto alla numero 36 dai San Antonio Spurs (via Indiana). Alla numero 37 una delle chiamate più interessanti, con Bobi Klintman (Cairns Taipans) scelto dai Pistons. Poi Ajay Mitchell (Limburg) a Okc, Jaylen Wells (Washington State) per i Memphis Grizzlies, Oso Ighodaro (Marquette) ai Suns, Adem Bona (Ucla) ai Philadelphia 76ers e KJ Simpson (Colorado) per gli Charlotte Hornets. L'altra interessante chiamata europea è arrivata alla numero 43, scelta spesso fortunata per gli underdog: Nikola Djurisic, nazionale serbo e gioiello del Mega Basket, vestirà la maglia degli Atlanta Hawks. Da qui in poi tutto è proceduto liscio fino alla chiamata di Bronny al numero 55. 

Di seguito le altre scelte. Pelle Larsson (Arizona, 44) ai Miami Heat, Jamal Shead (Houston, 45) ai Raptors, Cam Christie (Minnesota, 46) ai Clippers, Antonio Reeves (Kentucky, 47) ai Pelicans, Harrison Ingram (North Carolina, 48) agli Spurs, Tristen Newton (UConn, 49) ai Pacers, Enrique Freeman (Akron, 50) ai Pacers, Melvin Ajinca (St. Quentin, 51) ai Mavs, Quinten Post (Boston College, 52) a Okc, Cam Spencer (UConn, 53) a Minnesota, Anton Watson (Gonzaga, 54) ai Celtics. Poi Bronny e le ultime tre chiamate, che hanno portato a cinque i francesi draftati su 58 scelte complessive: Kevin McCullar Jr. (Kansas, 56) ai Suns, Ulrich Chomche (Nba Academy Africa, 57) ai Raptors e infine la chiusura con Ariel Hukporti (MHP Reisen Ludwigsburg) alla 58. Lo hanno chiamato i Knicks (via Dallas), chiudendo questo Draft. 

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