Italia, Spalletti mischia le carte: Fagioli verso la titolarità, c'è Mancini. Dubbi davanti
In mattinata Bastoni ha lavorato solo in parte con la squadra, ancora problemi per Dimarco
Luciano Spalletti ha provato ieri e oggi la formazione con cui affronterà la Svizzera. C'è stata qualche alternanza, qualche ballottaggio, ma quasi tutte le scelte si sono ripetute da un giorno all'altro (sempre che il CT non cambi idea all'ultimo come fatto prima di Croazia-Italia). Per ora, senza sbilanciarci con frasi tipo "gli Azzurri giocheranno così", ci limitiamo a raccontare i fatti. Sia nell'antivigilia, sia nel giorno di vigilia, Spalletti ha provato una formazione la cui disposizione più logica sarebbe un 4-3-3/4-3-2-1. Linea a 4 davanti a Donnarumma composta da Di Lorenzo, Mancini, Buongiorno e Darmian. Dimarco oggi ha svolto controlli al solito polpaccio (contusione contro la Spagna) ed è rimasto a parte, mentre Bastoni ha avuto febbre ieri e placche in gola oggi. Se il centrale dell'Inter dovesse riprendersi (pensiamo di sì) giocherebbe al 100%. Al posto di Calafiori sembra già promosso Mancini mentre Buongiorno entrerebbe in gioco in caso di forfait di Bastoni.
Interessante il centrocampo: provati sempre Cristante-Fagioli-Barella. Questa volta sembra davvero essere il turno del centrocampista bianconero reduce da squalifica, anche perché Jorginho non sembra al meglio (oggi prima dell'allenamento, in cui è comunque sceso in campo, si toccava ripetutamente il ginocchio destro e parlava con un membro dello staff). A destra in attacco Federico Chiesa, a sinistra El Shaarawy, provato in alternanza con Pellegrini e con Zaccagni.
Per il centravanti è un bel rebus: Spalletti li ha provati tutti (Retegui, Scamacca, Raspadori. Chanche? Stando ai rumors 40%-40%-10%). Questi i fatti. Poi ci sono i rumors, che non escludono la difesa a 3 e il 352, con chance in più quindi per Buongiorno dall'inizio e per Raspadori come seconda punta. Non emettiamo verdetti affrettati e ricordiamoci quanto avvenuto prima di Croazia-Italia: allenamento della vigilia con un 4-1-4-1, diventato al fischio d'inizio un 3-5-2 (non provato) con tre variazioni di uomini rispetto alla formazione provata il giorno prima.