Nicolò Melli è tornato a parlare, in un'intervista rilasciata dal ritiro di Italbasket di San Juan a Tuttosport, non solo dell'avvicinamento al torneo PreOlimpico di Portorico (primo impegno contro il Bahrain, martedì 2 luglio, inizio ore 23.30 italiane) ma anche della separazione con l'Olimpia Milano e dell'accordo trovato col Fenerbahce di coach Jasikevicius.
LA TELEFONATA CON MESSINA
"Ho solo voluto precisare che per come sono andate le cose non sono stato io a scegliere. La società ha scelto in maniera legittima, però non sono stato io a chiamare. Le cose vanno fatte in due"
LA CONSEGNA DEL TROFEO LBA A HINES
"L'idea mi è stata data da Sergio Llull: il giorno prima il Real Madrid ha vinto la Liga e ha fatto alzare la coppa a Chacho Rodriguez e Rudy Fernandez. [...] Mi sembrava giusto, un modo per rendere il giusto onore a un giocatore che ha fatto tanto per Milano e che è stato per me un esempio"
IL RITORNO AL FENERBAHCE
"Una volta capite le intenzioni di Milano, che mi sono state comunicate con una telefonata di 45", si è presa un'altra strada, velocemente. C'erano altre offerte, ma il Fener ci ha messo poco a convincermi. Del resto ha disputato la Final Four di Eurolega e ha come obiettivo di tornarci. E io vorrei tanto vincerla una volta, finalmente. [...] Ho parlato con coach Jasikevicius, abbiamo trovato un accordo. L'obiettivo comune è competere. Andrò con la famiglia. [...] Dai colloqui occuperò le due posizioni (4 e 5, ndr), per me non è decisivo"
LA VIGILIA DEL PREOLIMPICO
"Pensare a chi c'è e chi non c'è non serve, anzi. Alla fine parla sempre il campo. Non avere Simo (Fontecchio, ndr) è pesante, spiace a noi e a lui. [...] Nel torneo di San Juan due squadre sono favorite: Portorico - perché gioca in casa e rispetto all'anno scorso ha in più Josè Alvarado - e ovviamente la Lituania. [...] Avere avuto poco tempo significa avere avuto una stagione lunga e quindi vincente"