Torino 2016. Belgrado 2021. Ora, San Juan 2024. Cosa unisce i tre tornei preolimpici giocati da Italbasket nella sua storia? Due cose: la presenza sul parquet di Stefano Tonut e di capitan Nicolò Melli e la formula della competizione. Sempre tornei costituiti da 6 selezioni, divise inizialmente in due gironi all'italiana da 3 squadre, di cui soltanto una vivrà le emozioni del Villaggio Olimpico nelle settimane successive.
Citando direttamente dal documento allegato dalla FIP alla vigilia del torneo, "Al Torneo PreOlimpico di San Juan partecipano quindi sei squadre divise in due gironi da tre formazioni ciascuno che si sfidano in un gironcino all’italiana con gare di sola andata: la prima classificata di ogni gruppo incrocia la seconda dell’altro girone. Le squadre che avanzano giocano la finalissima. La vincitrice si qualifica per i Giochi Olimpici di Parigi 2024".
In contemporanea a quello di San Juan, FIBA ha previsto la stessa formula per determinare gli altri 3 pass olimpici ancora rimanenti in 3 diverse sedi: Valencia (Libano, Angola, Spagna; Finlandia, Polonia, Bahamas), Atene (Slovenia, Nuova Zelanda, Croazia; Grecia, Egitto, Repubblica Dominicana) e Riga (Georgia, Filippine, Lettonia; Brasile, Camerun, Montenegro).
Facendo fede all'ordine cronologico degli incontri che l'Italia disputerà nel Gruppo B al Coliseo de Puerto Rico José Miguel Agrelot (tutte le gare del PreOlimpico di Portorico si svolgeranno nella stessa arena), innanzitutto c'è il Bahrain. Al momento 67° nel Ranking FIBA, giunto a Portorico non a ranghi completi - solo 11 convocati - ma guidato da coach Jad El Hajj, CT del Libano visto al Mondiale 2023. Tra gli elementi del roster asiatico, l'unico attualmente non impegnato nel campionato di club locale è Wayne Devon Chism: nato nel Tennessee, Chism ha già fatto esperienza da pro' in Turchia, Ungheria, Francia, Filippine, Israele, Libano Arabia Saudita e Bahrain, dove ha acquisito la cittadinanza. Come sottolineato dal CT Pozzecco alla vigilia alla Gazzetta dello Sport, "la prima partita è sempre la più complicata dal punto di vista emotivo": la vera insidia della sfida coi bahreiniti non sarà quindi tecnica o tattica, bensì psicologica.
Ben più impattante, a livello atletico e di ambiente, sarà la seconda - e, nel peggiore dei casi, ultima - sfida del gironcino: Portorico sarà avversaria più solida di quella incontrata nelle Filippine nella scorsa estate o al Mondiale 2019. Coliseo esaurito in ogni ordine di posto e la coppia Davon Reed (Memphis Hustle, G League) - Josè Alvarado (New Orleans Pelicans, NBA) - unici portoricani in squadre di club al di fuori dell'isola - sono variabili mai incontrate nei precedenti azzurri.
Ragionando in termini ipotetici e ottimisti in vista di eventuali semifinali e finali del PreOlimpico, il Gruppo A vede un'africana, un'americana e un'europea. La Costa d'Avorio ha 5 giocatori del campionato francese e altri 4 in squadre di club europee. Il più conosciuto alle nostre latitudini è, a ragion veduta, Joseph Mobio: nato a Tivoli nel 1998, cittadino ivoriano dal 2022, cresciuto cestisticamente nella Germani Brescia e con alle spalle già 6 stagioni da professionista tra LBA e LNP (nel 2023/24 è stato tassello importante della rotazione del Trapani Shark, neopromossa in LBA). Il CT è Natxo Lezcano, basco di Portugalete, che ha condotto gli ivoriani all'ultima medaglia della storia ad AfroBasket nel 2021.
Il Messico, all'apparenza, non si discosta troppo dalle versioni conosciute negli ultimi Mondiali, guidato da Paul Stoll in regia. Due nomi, tuttavia, meritano una menzione speciale: Karim Lopez, 17enne di Badalona con esperienza in ACB ed EuroCup, e soprattutto Adrien Isaac Porras. 16 anni, 210 cm, ala di una delle high school più rinomate negli USA per lo sviluppo di talenti cestistici (Hillcrest Preparatory): non sappiamo quanto spazio gli darà il CT Omar Quintero, ma la sola presenza non può passare inosservata.
La principale favorita, secondo i pronostici e i pareri delle avversarie del PreOlimpico di Portorico, è la Lituania: rispetto alla squadra capace di sconfiggere Team USA nel Mondiale 2023 e sconfitta solo ai quarti dalla Serbia poi finalista, mancherà Jonas Valanciunas, centro titolare appena rifirmato in NBA dagli Washington Wizards. Il talento e la fisicità, tuttavia, non mancheranno in nessun ruolo: sotto canestro, responsabilità e lucidità nelle letture saranno richiesti con ancora maggior insistenza a Domantas Sabonis, figlio del gigantesco Arvydas; sugli esterni, i possessi gestiti da Jokubaitis in pick&roll e i movimenti lontano dalla palla di Dimsa e Grigonis costringeranno le difese a non potersi staccare troppo dai tiratori.
Rispetto agli ultimi tornei internazionali disputati dalla Lietuvos Nacionalinė, curiosità attorno al ruolo e al minutaggio di Deividas Syrvidis, tornato in Europa dopo 4 anni di spola tra NBA e G League e miglio realizzatore dell'ultima EuroCup col Lietkabelis Panevezys (nel 2024/25 sarà allenato in Eurolega da Andrea Trinchieri allo Zalgiris Kaunas).
"Le regole nel nostro gruppo sono poche e molto chiare. Prima di tutto, la tolleranza. Solo aiutandosi l’uno con l’altro si riescono a superare le difficoltà andando oltre i propri limiti. Nonostante il roster sia molto diverso da quello dello scorso anno, la squadra ha capito fin da subito l’importanza di togliersi qualcosa a livello individuale per metterlo a disposizione del collettivo. I ragazzi di divertono, giocano con la testa libera e con l’impegno feroce che richiede questa Maglia. Il Bahrain, il Portorico e tutte le altre squadre che eventualmente seguiranno sono solo parte di un percorso che desideriamo affrontare passo dopo passo con la consapevolezza che ciò che abbiamo costruito ci servirà per affrontare gli ostacoli e provare a meritarci un traguardo storico": le frasi del CT Gianmarco Pozzecco, rilasciate ai canali ufficiali della Federazione, riassumono al meglio le sensazioni che circondano la spedizione azzurra ai Caraibi.
L'assenza di Simone Fontecchio è un fattore determinante per le dinamiche, soprattutto nella metà campo offensiva e in termini di creazione a giochi rotti, che si andranno a creare nella rotazione azzurra: il ritorno di Danilo Gallinari - non per talento e qualità ma per mero minutaggio - potrà sopperire solo parzialmente: sarà necessaria una redistribuzione dei carichi in attacco tra tutti gli elementi di rotazione, con particolare attenzione all'impatto dalla panchina di Nico Mannion.
La guardia dal recentissimo passato a Varese è uno dei 6 uomini assenti nelle Filippine ma presenti a Portorico: dalla loro versatilità, dalla coppia Petrucelli-Abass sulle ali in particolare, dipenderanno anche le possibilità di Pozzecco e staff di schierare quintetti estremamente dinamici, capaci di innalzare il ritmo della gara e creare parziali favorevoli in nome non della taglia ma dell'energia.
Prima giornata
ITALIA-Bahrain (2 luglio, 23.30)
Messico-Lituania (3 luglio, 02.30)
Seconda giornata
Lituania-Costa D’Avorio (3 luglio, 23.30)
Bahrain-Portorico (4 luglio, 02.30)
Terza giornata
Costa d’Avorio-Messico (4 luglio, 23.30 italiane)
Portorico-ITALIA (5 luglio, 02.30)
Semifinale 1 (1° Gruppo A vs 2° Gruppo B)
6 luglio, 22.00
Semifinale 2 (1° Gruppo B vs 2° Gruppo A)
7 luglio, 1.00
Finale
8 luglio, 00:00