"Tutto avrei immaginato nella vita tranne che vedere Comunardo in Mondovisione", l'ironia di Manlio Scopigno, suo allenatore al Cagliari quando sul televisore è apparso Niccolai ai mondiali in Messico del 1970, fa capire meglio di qualsiasi parola lo spirito di quei tempi. Il difensore campione d'Italia con i sardi in quello stesso anno, è morto a 77 anni. "Lascia il ricordo di un grande sportivo, un uomo educato, gentile, rispettoso, cordiale, che sapeva farsi voler bene - si legge in una nota del club sardo - Ciao Comunardo". Nato a Uzzano nel 1946, Niccolai - ricordato anche una propensione alle autoreti - in carriera ha vestito anche le maglie del Prato e del Perugia.
A Cagliari era arrivato giovanissimo dopo un anno alla Torres: è rimasto con la maglia rossoblù nel periodo che va dal 1964 al 1976. Poi il passaggio al Perugia. È passato alla storia come "re degli autogol", forse per quel colpo di testa che aveva sorpreso Albertosi nella partita tra Juventus e Cagliari del 1970. Oltre duecento le partite nel Cagliari, tre in Nazionale. Si è infortunato in maglia azzurra proprio nella prima gara dei Mondiali in Messico, contro la Svezia, finendo così la sua esperienza in quella storica edizione che vide gli azzurri arrivare alla finale con il Brasile di Pelé.