Si passa dall'Italia alla Francia, ma la storia è sempre la stessa: in montagna Tadej Pogacar è sempre il più forte. Lo sloveno dell'UAE Team Emirates ha imposto il proprio show sul Col du Galibier conquistando la quarta tappa del Tour de France e riprendendosi dopo un solo giorno la maglia gialla. Come tutti si aspettavano il 25enne di Komenda ha staccato il diretto avversario Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) che ha provato a limitare i danni sull'ascesa alpina prima di crollare in discesa di fronte ai colpi del vincitore del Giro d'Italia. Pogacar ha quindi chiuso con 35 secondi di vantaggio su Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) che ha regolato il gruppo con il danese.
Prima parte molto movimentata con tanti corridori che hanno provato ad andare in fuga prima che prendesse il largo un gruppetto composto da Christopher Juul-Jensen (Team Jayco AlUla), Julien Bernard (Lidl – Trek), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), David Gaudu, Valentin Madouas e Romain Grégoire (Groupama – FDJ), Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck), Stephen Williams (Israel – Premier Tech), Oier Lazkano (Movistar Team), Raúl García Pierna e Cristián Rodríguez (Arkéa – B&B Hotels), Kobe Goossens (Intermarché – Wanty), Warren Barguil (Team dsm-firmenich PostNL), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Odd Christian Eiking e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies).
In grado di guadagnare un vantaggio massimo di tre minuti sulla maglia gialla, il plotoncino si è pian piano sgretolato lungo le pendenze del Col du Galibier con Lazkano unico a tentare di rimaner davanti finché il gruppo principale, trascinato dall'UAE Team Emirates, non ha chiuso il buco lasciando soltanto i migliori davanti. Il lavoro di Joao Almeida e Juan Ayuso è però diventato insopportabile per molti, a partire da Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) che ha dovuto alzare bandiera bianca a sei chilometri dal gran premio della montagna.
Poco dopo si è dovuto rialzare anche Giulio Ciccone (Lidl-Trek), mentre Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) è riuscito a tenere soltanto fino al tratto più duro dove è partito Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), inseguito soltanto da Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike). Il danese non è però riuscito a tenere botta sulle ultime pendenze transitando con una decina di secondi di ritardo seguito poco dietro da Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step).
In discesa lo sloveno ha però dato il tutto per tutto, tenendo a debita distanza lo sfidante, ma soprattutto guadagnando nettamente sul gruppetto inseguitore. Con il passare dei tornanti verso Valloire Pogacar ha dilatato il buco costringendo Vingegaard a dare il tutto per tutto, ma venendo al tempo stesso ripreso da dietro da Roglic, Ayuso, Evenepoel e Carlos Rodriguez (Ineos-Grenadiers). Pogacar ha quindi chiuso la frazione con 35 su Evenepoel che ha anticipato in volata Ayuso e Roglic, mentre in chiave tricolore è arrivato il nono posto di Ciccone. Lo sloveno guida ora la classifica con 45 secondi su Evenepoel e 50 su Vingegaard, mentre Ciccone risulta al nono posto della graduatoria con 3'20" di ritardo dalla vetta.