C'è un italiano che, nell'Europeo da incubo della nostra Nazionale, tiene alto l'orgoglio del Belpaese: Vincenzo Montella. E il paradosso è che l'ex 'Aeroplanino' ha trovato terreno fertile per la sua rinascita all'estero. È in Turchia che l'allenatore campano ha trovato il suo Eldorado, dando una nuova spinta alla sua carriera. Esonerato nel dicembre 2021 dalla Fiorentina, dopo due anni di inattività Montella si è rimesso in gioco accettando l'offerta dell'Adana Demirspor, esperienza condita da buonissimi risultati e che ha fatto da trampolino per il successivo sbarco sulla panchina della selezione di Istanbul. Un matrimonio che ha fruttato il ritorno della Turchia, dopo 16 anni, tra le prime otto di una manifestazione per nazionali.
Un risultato che solo in apparenza può essere considerato una sorpresa: con la cura Montella, caratterizzata da gioco propositivo e un sapiente mix di giocatori esperti e giovani talenti, la squadra ha vinto il girone di qualificazione davanti alla Croazia. Dalla parte dell'ex attaccante ci sono anche i numeri: Montella ha la percentuale di vittorie più alta tra tutti gli allenatori che hanno guidato la Turchia. E con il trionfo sull'Austria, sono tre i successi raccolti dalla nazionale in questo Europeo: nessuno, tra i suoi precedessori, c'era mai riuscito. Inutile dire che le gesta di Calhanoglu e compagni all'Europeo stiano facendo sognare il popolo turco, che peraltro in Germania sta facendo sentire i propri beniamini a casa.
È stato stimato che i supporter più numerosi sugli spalti durante il torneo sono proprio quelli con la bandiera rossa e la mezzaluna. Del resto, in Germania vivono circa tre milioni di persone di origine turca. Una spinta enorme per una nazionale che ora punta, senza timori reverenziali, a fare lo sgambetto, il 6 luglio a Berlino, a un'Olanda che sembra finalmente aver ingranato. Ma Montella vuole fare la storia ed eguagliare il miglior risultato ottenuto dalla Turchia all'Europeo, la semifinale conquistata nel 2008.
Intanto, però, il tecnico si gode gli elogi della stampa locale che, e va ricordato, lo aveva punzecchiato dopo il match perso con il Portogallo per aver tenuto in panchina il gioiellino del Real Arda Guler. Acqua passata: oggi le prime pagine sono tutte per il successo di Lipsia. E Montella, ormai vera e propria star sulle rive del Bosforo, ha anche ricevuto i complimenti del presidente Erdogan. "Abbiamo lottato fino alla fine con il nostro spirito e il nostro cuore", ha commentato il tecnico a fine match.
CASO DEMIRAL - Ma il successo dei turchi si è accompagnato alle polemiche per il gesto di esultanza dell'eroe della serata, Merih Demiral. Il difensore ex Juventus e Atalanta si è esibito, dopo la rete del raddoppio, nel 'saluto del lupo', gesto associato ai Lupi Grigi, organizzazione turca di estrema destra, scatenando critiche sui social. Lo stesso Demiral si è detto "molto felice di averlo fatto" in quanto "molto orgoglioso di essere turco". La Uefa, per fare chiarezza, ha aperto un'indagine per "presunto comportamento inappropriato".
Il gesto, come prevedibile, è diventato in breve un caso politico. La ministra dell'Interno tedesca, Nancy Faeser, ha commentato: "I simboli degli estremisti di destra turchi non hanno posto nei nostri stadi. Usare il campionato europeo di calcio come piattaforma per il razzismo è del tutto inaccettabile. Ci aspettiamo che la Uefa indaghi sul caso e prenda in considerazione delle sanzioni". Parole che hanno provocato la reazione di Ankara, che ritiene "inaccettabile" l'indagine avviata da Nyon. "Chi cerca razzismo e fascismo dovrebbe concentrarsi sui recenti risultati elettorali in diversi Paesi europei", ha dichiarato il portavoce del partito di Erdogan, Omar Celik. Inoltre, l'ambasciatore tedesco ad Ankara, Jurgen Schulz, è stato convocato al ministero degli Affari Esteri turco.
Non è la prima volta che il difensore, passato lo scorso anno all'Al Ahli, viene ripreso per gesti di natura politica: nel 2019 fece discutere un suo tweet a sostegno dell'invasione militare turca in Siria per reprimere i ribelli curdi. In Austria si è aperto un dibattito sul caso e sulla politica nel calcio. L'attaccante della nazionale Michael Gregoritsch ha detto "che dovremmo allontanarci molto dalle idee di destra". E in precedenza il ct Ralf Rangnick aveva messo in guardia dal rafforzamento dell'estremismo di destra in Europa. Agli Europei ci sono stati diversi incidenti politici causati dai tifosi di varie squadre. Ad esempio, nella partita con la Polonia i supporter austriaci hanno esposto uno striscione con lo slogan "Difendi l'Europa" del Movimento Identitario di estrema destra. In Germania, invece, è stata vietata la canzone "L'Amour toujours" del dj italiano Gigi D'Agostino perché i neonazisti tedeschi hanno cambiato il testo trasformandolo in "La Germania ai tedeschi, fuori gli stranieri". La polizia di Lipsia, intanto, sta indagando sul fatto che la stessa canzone è stata cantata dai tifosi austriaci proprio nel corso della partita con la Turchia.
ANKARA: "INACCETTABILE INDAGINE UEFA SU ESULTANZA DEMIRAL"
"La dichiarazione della ministra degli Interni tedesca Nancy Faeser, che ha preso di mira l'esultanza per il gol del nostro calciatore nazionale Merih Demiral, e l'indagine avviata dalla Uefa sono inaccettabili". Così in un post sul social X il portavoce del partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Omar Celik. "Chi cerca razzismo e fascismo dovrebbe concentrarsi sui recenti risultati elettorali in diversi Paesi europei", ha aggiunto Celik.