Nuovi risvolti sul tentativo di ricatto nei confronti della famiglia di Michael Schumacher. Un uomo di 52 anni, parte del team di addetti alla sicurezza dei congiunti dell'ex campione di Formula 1, è stato arrestato in Germania a Wuppertal. Gli inquirenti ritengono che il soggetto abbia lavorato dietro le quinte insieme ad altre persone per minacciare la pubblicazione di alcune foto relative al grave incidente sugli sci di Schumacher del 2013.
Dopo l'arresto di due uomini, padre e figlio, e di una donna, le indagini sul caso Schumacher dunque si allargano e coinvolgono un'altra persona andando a sfiorare il blindatissimo ambiente familiare che protegge l'ex campione di F1 dal suo rientro a casa dopo l'incidente sugli sci. Stando alla Bild, nel corso degli accertamenti delle autorità competenti, è emerso chiaramente che i ricattatori dovevano essersi infatti avvalsi dell'aiuto di un complice che aveva "contatti e conoscenza della vita privata della famiglia".
Nel dettaglio, l'ex addetto alla sicurezza arrestato si sarebbe occupato di digitalizzare le foto private della famiglia Schumacher e di consegnarle poi agli altri due sospettati agendo da "infiltrato" all'interno della casa di Michael. Con gli scatti in mano, poi sarebbe partito il ricatto. Per non far pubblicare le immagini private di Schumi, la banda avrebbe chiesto intorno ai 15 milioni di euro.