ATLETICA

A Parigi un grande meeting di Diamond League con la presenza di Tortu, Simonelli, Dosso e Iapichino

Domani nella capitale francese i quattro azzurri saranno impegnati nelle rispettive gare per un test importante in vista dei giochi olimpici nella stessa città

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© Grana/Fidal

Inizia domani a Parigi dove si svolgeranno le Olimpiadi, un trittico di interessanti meeting di Diamond League antecedenti l'inizio delle gare di atletica a cinque cerchi del 1° agosto, che proseguiranno poi il 12 luglio a Montecarlo e il 19 a Londra, ma intanto nella serata parigina dello Stadio Charlety, un altro impianto rispetto allo Stade de France olimpico, saranno impegnati quattro punte di diamante azzurre quali Filippo Tortu, Lorenzo Simonelli, Zaynab Dosso e Larissa Iapichino, impegnati rispettivamente nei 200, 110 H, 100 e salto in lungo.

Quella di domani pomeriggio sarà l’ottava tappa del massimo circuito mondiale e vedrà il ritorno in gara dopo la conquista dell'oro europeo con la 4x100, ma anche dell'argento sui 200 metri, di Tortu, impegnato proprio sul mezzo giro di pista per ritrovare quelle fantastiche sensazioni avute nella semifinale di Roma, quando aveva entusiasmato con un apparentemente facile 20"14, purtroppo non ripetuto nella successiva finale della sera dopo.

Per lui, che non ha mai nascosto le sue ambizioni olimpiche di puntare alla finale individuale sui 200, avversari di buon livello tra cui alcuni che potrebbero essere ai giochi tra i suoi principali concorrenti per l'obiettivo prefissato, a cominciare dall’ugandese Tarsis Orogot quest’ anno accreditato di 19"75, l’ivoriano Cheickna Traore con 19"93, mentre in carriera ha corso sotto la barriera dei 20 secondi anche il dominicano Alexander Ogando con 19"91 nel 2022, limite al quale si è avvicinato in stagione pure il francese Pablo Mateo, con 20"03, apparso però agli europei non in grande forma. Nelle restanti corsie il canadese Jerome Blake, l’altro francese Ryan Zeze e lo svizzero Williams Reais, anche lui sul podio di Roma con il terzo posto dietro l'azzurro.

Simonelli, campione europeo dei 110 H, ma anche argento ai mondiali indoor di Glasgow 2024 sui 60 H, potrebbe puntare a Parigi anche più in alto della finale, e domani a Parigi sarà impegnato addirittura in un doppio turno, anomalo per i meeting di Diamond League, dove ritroverà tutti gli altri migliori d’Europa, dalla seconda alla sesta posizione nella finale di Roma, quali lo spagnolo Enrique Llopis, nel frattempo è sceso a 13"09 nei campionati spagnoli dello scorso fine settimana, lo svizzero Jason Joseph, il francese Raphael Mohamed, lo spagnolo Asier Martinez, il belga Michael Obasuyi, ma anche il suo coetano francese Sasha Zhoya, che nelle categorie giovanili riusciva sempre a battere il campione azzurro.

Una prova quindi veramente impegnativa per l'italiano, con la presenza pure di una pattuglia statunitense tra cui spiccano due dei finalisti dei Trials di Eugene, il quarto classificato Cordell Tinch, fuori dalle Olimpiadi con 13"03, e il nono Trey Cunningham, argento mondiale del 2022 in Oregon.

© Grana/Fidal

Nei 100 metri donne torna sui blocchi dopo le fatiche degli assoluti anche sul mezzo giro di pista, Dosso, ormai vicinissima al superamento della barriera degli undici secondi, 11"01 il suo record italiano ottenuto nella semifinale europea di Roma, che affronterà in una gara molto stimolante la gambiana Gina Bass accreditata di 10"93, la statunitense Tamara Clark sesta ai Trials con 10"95, ma anche quattro finaliste degli Europei quali la polacca d’argento Ewa Swoboda, la lussemburghese Patrizia Van der Weken, la francese Gemima Joseph e l'oro continentale dei 200 metri, la svizzera Mujinga Kambundji.

La sfida più impegnativa spetta però a Iapichino, impegnata in una grande gara nel salto in lungo dove affronterà la campionessa olimpica ed europea, la tedesca  Malaika Mihambo dall'alto del suo 7,22 di primato stagionale mondiale, la serba Ivana Spanovic campionessa del mondo a Budapest 2023, al debutto nel 2024, ma anche la nigeriana bronzo olimpico di Tokyo Ese Brume, la statunitense quarta ai Trials Quanesha Burks, la spagnola bronzo mondiale al coperto Fatima Diame, la francese quinta a Roma Hilary Kpatcha.

© Colombo/FIDAL

Non solo attenzione per le gare dove saranno impegnati gli atleti azzurri, ma anche per le grandi sfide internazionali delle altre prove con particolare interesse per i 1500 femminili dove potrebbe cadere il record del mondo, detenuto dalla keniana Faith Kipyegon che lo ottenne grazie a un sensazionale 3'49"11 nel corso del Golden Gala di Firenze nel 2023, con la stessa atleta che proverà a migliorarsi, ma quando si parla di primati mondiali e c'è una gara di salto con l'asta maschile con la presenza di Armand Duplantis, il tentativo per lui di superare ancora una volta se stesso è praticamente quasi scontato.

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